Il Fascismo prende il potere: riassunto

Il Fascismo prende il potere: riassunto

Il partito FASCISTA organizzava bande armate per spedizioni punitive per le camere del lavoro (sindacati) e per i partiti di sinistra

Il partito nel 1921 partecipa alle elezioni e riscuote un buon risultato e è  rappresentato in parlamento infatti molti vedevano nella salita al potere di Mussolini la valida alternativa alla sinistra estrema, la popolazione voleva ordine, rigore, regole dopo tutti disordini, rivolte e problemi prima e dopo la guerra.

Nel novembre 1922 Mussolini approfitta di un momento di debolezza del governo per preparare un colpo di stato: una MARCIA SU ROMA per costringere il governo presieduto da LUIGI FACTA alle dimissioni. Il monarca non ritenne opportuno mandare un esercito poiché avrebbe scatenato una guerra civile. Con il suo mancato intervento il monarca nominò CAPO DEL GOVERNO.

Nel 1924 ci furono delle altre elezioni, che tra soprusi, violenze ed inganni portò alla vittoria la lista fascista. Giacomo Matteotti denunciò in parlamento i fatti accaduti durante le elezioni (inganni da parte dei fascisti), fu assassinato dagli scagnozzi di Mussolini. Questo delitto suscitò sdegno in tutto il paese. Mussolini in un duro discorso al parlamento si assunse completamente la responsabilità del delitto.

Leggi fascistissime: Nel biennio 1925-1926 furono promulgate una serie di leggi, chiamate Fascistissime perché dava tutto il potere al Fascismo ossia a Mussolini, con queste leggi si creò uno stato poliziesco, nel quale non c'era posto per l'opposizione.

1)    Furono sciolti tutti i partiti, le associazioni non fasciste

2)    Fu soppressa la libertà di stampa: la censura ed il divieto di pubblicazione divennero strumenti per far tacere le voci di critica. Fu istituita un'agenzia di stampa controllata dal partito, che sceglieva le informazioni e comunicava ai giornali ed alle radio quelle consentite.

3)    Ripristinata la pena di morte.

La polizia politica OVRA ( Organizzazione per la vigilanza e la Repressione antifascista) doveva vigilare su tutte le espressioni, pubbliche e private di dissenso. Dirigenti e militanti di altri partiti furono perseguitati con ogni mezzo. Alcuni incarcerati come: ALCIDE DE GASPERI e il segretario del partito comunista ANTONIO GRAMSCI. Altri furono aggrediti come GIOVANNI AMENDOLA e PIERO GOBBETTI. Altri ancora furono esiliati.

5)    Si privò il parlamento di ogni potere. Si stabilì che solo il re poteva far dimettere il capo del governo quando invece in uno stato democratico devo deciderlo il governo.

6)     Per affiancare il governo fu istituito il GRAN CONSIGLIO DEL FASCISMO: il suo compito era di consigliare il governo sulle decisioni da prendere e delle decisioni da discutere nel consiglio dei ministri

7)    Il partito FASCISTA prese il controllo anche delle amministrazioni locali. I sindaci eletti dal popolo vennero sostituiti con i podestà, nominati dal governo.

COME PRESE IL POTERE MUSSOLINI

Riforma della scuola:

-    l'obbligo scolastico fu innalzato a 14 anni,

-    il percorso scolastico dipendeva dal tipo di scuola che si voleva frequentare in seguito,

-    si stabilì una gerarchia d'importanza fra i  diversi corsi di studio: il ginnasio-liceo fu considerato la scuola per le future classi dirigenti,

-    nella scuola elementare fu introdotto il libro di testo unico, il cui contenuto era controllato dalle commissioni del governo, influenzando così il pensiero0 degli studenti.

9)    MINORANZE ETNICHE PENALIZZATE:

In Italia vivevano consistenti minoranze etniche e linguistiche in conseguenza delle annessioni attuate dai trattati di pace. La politica delo regime fu di italianizzare quelle minoranze; fu imposto l'uso della lingua italiana.