Giacomo Leopardi: riassunto biografia

Giacomo Leopardi: riassunto biografia

Leopardi, insieme a Manzoni, rappresenta l’espressione della produzione romantica in Italia perché in lui troviamo i tipici motivi del soggettivismo romantico

Leopardi proveniva da una famiglia nobile però a causa di alcune speculazioni azzardate da parte del padre, il conte Monaldo,  fu dissestato e per questa ragione dovette intervenire la madre, Adelaide Antici, riuscendo a rimetterlo in sesto dedicandosi all'aspetto amministrativo della famiglia, questo determinò una sorta di vuoto sul piano affettivo e dell'educazione dei figli. Leopardi visse questa situazione quasi come se fosse un dramma il fatto che sua madre si occupava del patrimonio piuttosto che dei figli, a ciò si inseriva anche il borgo in cui visse, un borgo piccolo, ristretto isolato e quindi Leopardi non si sentì mai inserito nel contesto della gioventù del suo tempo, infatti lo vedremo quando scriverà "il passero solitario" in cui si paragona a questo passero dicendo che lui non è riuscito a godere di quelli che sono i divertimenti che caratterizzano la gioventù proprio come fa il passero che per natura non ama stare con gli altri uccelli, però mentre lì è frutto di indole dell'uccello nel caso di Leopardi è frutto della sua incapacità di prendere parte alle gioie della vita.

Anche l'educazione che ricevette, abbastanza dimensionale (in quanto ebbe una serie di maestri che lo seguirono nella sua formazione), lo portò a chiudersi sempre più in isolamento che trovò come sorta di compensazione lo studio, il famoso studio "matto e disperato" di cui parlerà Leopardi da autodidatta.  A tutto ciò si aggiunga che Leopardi non era fisicamente forte ne era particolarmente bello e questi disagi fisici, insieme alle agli altri elementi detti, furono causa di visione particolarmente pessimista della vita, cioè, quella che in genere è la crisi che ogni adolescente vive in maniera transitoria della sua esistenza, per Leopardi divenne la condizione esistenziale permanente della sua vita, questo lo portò alla maturazione di un pensiero pessimistico della vita.

Leopardi più volte tenterà di evadere da quel contesto recanatese perché credesse che fosse quel borgo selvaggio la causa della sua infelicità, ma tutte le volte che si allontanava da Recanati e veniva a contatto con nuove realtà, si rendeva conto che in realtà la malvagità degli uomini (soprattutto delle donne) era tale da accrescere la sua infelicità in quanto non si sentiva accettato soprattutto dalle donne.  Quanto riguarda la sua vita sentimentale lui ha amato una certa Fanny Tozzetti Targioni a cui ha dedicato un gruppo di poesie intitolato "il ciclo di Aspasia", ( Aspasia era una prostituta)  lui dedica queste poesie a questa donna etichettandola come un'Aspasia perché questa donna prima gli aveva fatto credere di voler corrisponder il suo amore e poi alla fine l'ho ha solamente illuso, addirittura la critica recente parla dell'omosessualità di Leopardi ma non c'è certezza come si parla anche di disturbi alimentari del Leopardi infatti non mangiava nulla se non cose dolci cercando di compensare questi vuoti che avevano caratterizzato la sua esistenza.

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Dalla biografia si nota come l'esistenza di Leopardi non sia stata molto felice e proprio su questa sua infelicità Leopardi ruota il pensiero di Leopardi. In realtà lui articola il suo pensiero e la sua concezione pessimistica della vita in vari momenti. In una prima fase della sua meditazione parte dal fatto che ad essere infelice è lui per la sua incapacità di prendere parte alle gioie della vita, quindi ritiene se stesso responsabile della propria infelicità, questa è la fase detta "pessimismo soggettivo",  secondo il quale l'infelicità è una caratteristica della sua esistenza, questa è la fase in cui cercherà di evadere dal suo borgo selvaggio per cercare condizioni favorevoli e proprio qui passa a quella che generalmente viene definita "pessimismo storico o progressivo".

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1798 - 29 giugno: Giacomo Leopardi nasce a Recanati, nello Stato pontificio, dal conte Monaldo (1776-1847) e dalla marchesa Adelaide Antici (1778-1857)