Gellio, Notti attiche: Liber 1, 24

Gellio, Notti attiche: Liber 1, 24

Latino: dall'autore Gellio, opera Notti attiche parte Liber 1, 24
[XXIV] Tria epigrammata trium veterum poetarum, Naevii, Plauti, Pacuvii, quae facta ab ipsis sepulcris eorum incisa sunt [XXIV] Tre epigrafi di tre antichi poeti, Nevio, Plauto, Pacuvio, che fatte dagli stessi furono incise sui loro seplocri
[1] Trium poetarum inlustrium epigrammata, Cn [1] Ho ritenuto doversi scrivere in questi commentari per la loro distinzione ed eleganza, gli epigrammi di tre famosi poeti, C
Naevii, Plauti, M Nevio, Plauto, M

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Gellio, Notti attiche: Liber 1, 12
Gellio, Notti attiche: Liber 1, 12

Latino: dall'autore Gellio, opera Notti attiche parte Liber 1, 12

Pacuvii, quae ipsi fecerunt et incidenda sepulcro suo reliquerunt, nobilitatis eorum gratia et venustatis scribenda in his commentariis esse duxi Pacuvio, che essi stessi composero e lasciarono da incidere sul proprio sepolcro
[2] Epigramma Naevi plenum superbiae Campanae, quod testimonium iustum esse potuisset, nisi ab ipso dictum esset: inmortales mortales si foret fas flere, fierent divae Camenae Naevium poetam [2] L'epigramma di Nevio pieno di orgoglio della Campania, il che avrebbe potuto essere un giusto elogio, se non fosse stato detto da lui stesso: se fosse lecito che gli immortali piangessero i mortali, le dee Camene piangerebbero Nevio il poeta

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Gellio, Notti attiche: Liber 6, 3
Gellio, Notti attiche: Liber 6, 3

Latino: dall'autore Gellio, opera Notti attiche parte Liber 6, 3

itaque postquam est Orcho traditus thesauro, obliti sunt Romae loquier lingua Latina Ora dopo che è stato consegnato all'Orco in dono, a Roma si sono scordatidi parlare in lingua latina
[3] Epigramma Plauti, quod dubitassemus, an Plauti foret, nisi a M [3] L'epigramma di Plauto, cosa che avremmo dubitato, che fosse di Plauto, se non fosse stato inserito da M

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Gellio, Notti attiche: Liber 13, 21-24
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Latino: dall'autore Gellio, opera Notti attiche parte Liber 13, 21-24

Varrone positum esset in libro de poetis primo: postquam est mortem aptus Plautus, Comoedia luget, scaena est deserta, dein Risus, Ludus Iocusque et Numeri innumeri simul omnes conlacrimarunt Varrone nel primo libro sui poeti: dopo che Plauto ricevette la morte, la Commedia piange, la scena è deserta, quindi il Riso, lo Scherzo e il Gioco e gli innumerevoli Ritmi tutti insieme piangono
[4] Epigramma Pacuvii verecundissimum et purissimum dignumque eius elegantissima gravitate: adulescens, tam etsi properas, hoc te saxulum rogat ut se aspicias, deinde, quod scriptum est, legas [4] L'epigramma di Pacuvio modestissimo e semplicissimo e degno della sua elegantissima serietà: o giovane, anche se hai fretta, questa piccola pietra ti chiama affinché tu guardi, poi, legga ciò che è scritto

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Latino: dall'autore Gellio, opera Notti attiche parte Liber 16, 18-19

Hic sunt poetae Pacuvi Marci sita ossa Qui del poeta Marcio Pacuvio sono poste le ossa

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Gellio, Notti attiche: Liber 13, 25-31
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Latino: dall'autore Gellio, opera Notti attiche parte Liber 13, 25-31