Di lontane origini ebraiche, la sua famiglia non godeva di alcun prestigio sociale considerata la situazione degli ebrei nella Spagna di Carlo V e durante il lungo regno di Filippo II . Nel 1569 ricercato dalla polizia Cervantes fuggì in Italia dove trascorse sei anni prima a Roma, poi al sud. Il 7 Ottobre 1571 prese parte alla battaglia di Lepanto nella quale perse parzialmente l'uso della mano sinistra. Tornato in Italia soggiornò tra Napoli e Messina fino al 1575 quando decise di tornare in Spagna dove però non arrivò che cinque anni dopo poiché fu catturato da alcuni pirati presso Marsiglia e tenuto prigioniero finché la sua famiglia non poté pagare il riscatto.
Nel 1580, finalmente in Spagna, Cervantes cercò di aprirsi varie strade senza successo e pubblicò alcune opere che vide rappresentate ma delle quali ce ne pervengono solo due: "El cerco de Numancia" (L'assedio di Numanzia) ed "El trato de Algeri" (Il mercato di Algeri). Le altre opere andarono perdute e tra queste la "Batalla naval" l'opera narrante la battaglia di Lepanto. Nel 1585 un modesto editore permise a Cervantes di pubblicare la prima parte di un romanzo, "La Galatea", che però egli non riuscì mai a completare nonostante avesse promesso più volte di farlo. Nel 1615 pubblicò "Ocho comedias y ocho entremeses nuevos nunça representados " (Otto commedie e otto intermezzi nuovi mai rappresentati) che però non riuscì mai a vedere. Miguel de Cervantes morì a madrid nel 1616.
Oltre al Don Chisciotte (1597), Cervantes scrisse moltissime opere minori mantenute nell'ombra addirittura per secoli proprio dalla grande creazione del Don Chisciotte.
Trama: "L'età rasentava i cinquant'anni: era di corporatura vigorosa, secco, col viso asciutto, molto mattiniero e amante della caccia". Così viene presentato dall'autore Alonso Chesciana, piccolo proprietario terriero residente in un borgo della Mancia, in altre parole il protagonista del racconto. La storia inizia improvvisamente e in modo alquanto singolare: si dice che egli si dilettasse nella lettura di libri di cavalleria, e che passasse talmente tanto tempo a leggerli che stava per perdere la ragione. Capita quindi che nel protagonista si accende come una scintilla l'idea di farsi cavaliere errante e di ergersi in difesa dei deboli contro gli oppressori, di vendicare torti e di appianare liti.
Come ogni cavaliere che si rispetti, ha bisogno di un'amata e decide che Aldonza Lorenzo, una contadina che vive in un villaggio lì vicino, possa essere la donna ideale per ricoprire tale ruolo e decide inoltre di ribattezzarla Dulcinea del Toboso. E' a costei che saranno rivolte tutte le future imprese. Sale quindi su un suo vecchio ronzino, che ribattezza Ronzinante, e parte in cerca di avventure.