Cicerone, In Verrem: Libro 02; 05, 167-168

Cicerone, In Verrem: Libro 02; 05, 167-168

Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte Libro 02; 05, 167-168
Homines tenues, obscuro loco nati, navigant, adeunt ad ea loca quae numquam antea viderunt, ubi neque noti esse iis quo venerunt, neque semper cum cognitoribus esse possunt Uomini di requisito debole e di origini molto modeste viaggiano in mari, arrivano in posti mai visti prima, dove non possono essere compresi dagli abitanti del paese visitato e non sempre riescono a disporre di sostegni che ribattano della loro identità
Hac una tamen fiducia civitatis non modo apud nostros magistratus, qui et legum et existimationis periculo continentur, neque apud civis solum Romanos, qui et sermonis et iuris et multarum rerum societate iuncti sunt, fore se tutos arbitrantur, sed, quocumque venerint, hanc sibi rem praesidio sperant futuram Eppure, ridando solo nel possesso della loro cittadinanza, ritengono che si ritroveranno al sicuro non solo davanti ai nostri giudici, che sono frenati dalla sanzione delle leggi e dellopinione pubblica, e non solo presso gli altri cittadini romani, che sono loro legati dalla comunanza della lingua e del diritto e da molti altri legami, ma in ogni paese arrivino attendono con speranza che questo vincolo di cittadini crei per loro un supporto certo
Tolle hanc spem, tolle hoc praesidium civibus Romanis, constitue nihil esse opis in hac voce, 'Civis Romanus sum,' posse impune praetorem aut alium quempiam supplicium quod velit in eum constituere qui se civem Romanum esse dicat, quod qui sit ignoret: iam omnis provincias, iam omnia regna, iam omnis liberas civitates, iam omnem orbem terrarum, qui semper nostris hominibus maxime patuit, civibus Romanis ista defensione praecluseris Rimuovi questa aspettazione, togli questo appoggio ai cittadini romani; fissi che l'urlo: lo sono un cittadino romano non si aspetti alcuna forma di assistenza, e che un capo o chi possa fissare impunemente una pena a capriccio contro uno che si dichiara cittadino romano, con la difesa che non sa chi sia: per questo tutte le province, allora tutti i governi, quindi tutte le città libere, tutto il mondo, che ha sempre accolto con la massima libertà i nostri conterranei, tu li avrai preclusi, con una scusa come questo, ai cittadini romani

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