Le strofe devono essere collegate in componimenti veri e propri
I generi metrici più diffusi nella poesia italiana sono il sonetto, la ballata, la canzone. Esse sono forme strofiche che presentano i versi non isolatamente, ma riuniti in strofe o stanze, organizzate in maniera particolare.
Il sonetto è un componimento formato da 14 versi tutti endecasillabi rimati, suddivisi in quattro stanze: due quartine legate in rima e due terzine, pure legate dalla rima. Le due quartine presentano una rima alternata ABAB oppure una rima incrociata ABBA. Nel sonetto antico le terzine presentano un schema CDE CDE (rime replicate) e CDC DCD (rime alternate), ma s'incontrano anche altri schemi. La balatta è un componimento poetico formato da 1 o più strofe. Inizia con un ritornello (o ripresa) cantato dal coro, poi, il solista intona la prima mutazione, la seconda mutazione, ed infine c'è la volta. Tutti insieme formano una stanza. Si riprende il ritornello, quindi inizia una nuova stanza.
La canzone è un componimento lirico formato da un numero variabile di strofe. Ogni strofa è formata dalla fronte e dalla sirma. La fronte si divide in 1° piede e 2° piede la cui caratteristica è quella di un numero identico di versi e poi lo stesso tipo di rima. Invece la sirma può rimanere indivisa, oppure venire separata in due volte con lo schema differito.