Un enigma italiano nelle stelle Sualocin e Rotanev

Un enigma italiano nelle stelle Sualocin e Rotanev

Quella del Delfino è una costellazione piccola, poco luminosa, ma disegna perfettamente il profilo del delfino che salta dall'acqua, con la coda arcuata e la testa protesa in avanti. Il delfino è ben individuabile perché le sue stelle splendono molto vicine tra loro: quattro nella testa, tre nel ventre e due sulla coda, secondo l'osservazione degli antichi

Le due stelle che formano il lato di destra sono le più luminose e hanno il nome, apparentemente esotico, di Sualocin e Rotaneav. Si tratta in realtà di un moderno catasterismo; Il nome entrò in uso a partire dal catalogo delle stelle dell'astronomo Giuseppe Piazzi, direttore dell'osservatorio di Palermo.

Il suo collaboratore Nicolò Cacciatore trovò il modo di essere immortalato nel cielo ma a portarlo tra le stelle non furono gli dei, bensì una sua ingegnosa invenzione. Tradotto in latino Il suo nome suona Nicolaus Venator, che letto alla rovescia fa appunto Sualocin Rotanev. Un enigma che l'astronomo lasciò da decifrare al mondo della scienza e che fu scoperto molti anni dopo la sua morte 

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