Si intrattiene con una giovane donna dalla cuffia bianca che gli sorride, illuminata dalla luce che entra dalla finestra aperta. La mano sinistra della ragazza è aperta, gesto retorico che rende l'idea della conversazione. In nessun altra opera di Vermeer la differenza di statura tra uomo e donna, dovuta all'accorciamento, e altrettanto marcata: è l'uomo a dominare la scena mentre cerca di rendere docile la ragazza versandone del vino.
Sulla parete che fa da sfondo è riprodotta la carta geografica realizzata nel 1620. Vermeer nutriva un'autentica passione per le carte, cui spesso attribuisce un significato particolare come i quadri che inserisce nei suoi dipinti. Come si legge nell'iscrizione latina NOVA ET ACCVRATA TOTIVS HOLLANDIAE WESTFRISIAEQ(VE) TOPOGRAPHIA - si tratta di una raffigurazione geografica dell'Olanda e della Frisia occidentale che, contrariamente all'uso della cartografia attuale, non è resa secondo l'asse nord-sud, bensì ruotata di 90°, secondo l'asse est-ovest - .
Intorno alla metà del XVII secolo le carte geografiche costituivano un lusso costoso, ma più ancora un simbolo di scienza umanistica, e nel rappresentarle Vermeer intende fornire indicazioni sui rapporti politici dell'epoca