La nascita del mar Mediterraneo

la nascita del mar Mediterraneo

un mare quasi completamente circoscritto dalla terra e che in origine era un vasto bacino asciutto. Un tappo di roccia nello stretto di Gibilterra, formava una diga naturale contro l'oceano Atlantico che continuava a spingere, finchè il suo peso fece cedere la roccia e si riversò sul bacino. Poichè l'ingresso era stretto, l'acqua, impiegò circa 5.000 anni per riempire l'avvallamento

secondo la mitologia, le colonne d'Ercole - nome dato ai monti Carpe (europeo) e Abila (africano) -, delimitavano lo stretto di Gibilterra. La leggenda vuole che fosse Eracle a spaccarli in due, affinché il mare Mediterraneo potesse unirsi all'oceano Atlantico. Sulle spaccature eresse due Colonne

Grande mare o oceano in miniatura, il Mediterraneo è un bacino denso di storia, di misteri, di lingue ed etnie, di rotte e confini. Uno snodo tra settentrione e meridione, tra Oriente e Occidente: sulle sue rive popoli, lingue, culture, religioni si sono incontrati, scontrati e mescolati, e hanno forgiato una parte del mondo così come la conosciamo. Le sue acque hanno visto invasioni, deportazione, migrazioni. Mille rotte si sono incrociate e sovrapposte, sono state dimenticate e scoperte.

Il Mediterraneo oggi è un mare modesto: servono pochi minuti per attraversarlo in aereo. Nell'antichità ci volevano giorni e settimane, in balia dei venti e delle tempeste.

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