Nel donatore inginocchiato nel dipinto di Tiziano e da riconoscere senz'altro il 63enne Gozzi che, con addosso la toga nera della nobiltà ragusana, volge lo sguardo al cielo per contemplare l'apparizione della Vergine con il bambino
Da quanto risulta dalle analisi, sono stati apportati in corso d'opera alcune modifiche. In origine per esempio la testa del bambino era più piccola, e anche la posizione e la forma del pastorale del Santo sono state modificate. Sono ripensamenti di minore entità.
Sebbene il soggetto della Vergine con il bambino accompagnata dai Santi fosse tipico delle pale d'altare, Tiziano ne esegue una versione altamente innovativa e l'opera costituisce un passo decisivo nel suo ripensare i consueti canoni di tali dipinti. La Madonna occupa la tradizionale posizione sull'asse verticale mediano, Ma la novità è che non si vede più sul trono leggermente rialzato rispetto ai santi, ma su un banco di nuvole sulla sommità della composizione, così che i santi e i donatori guardano verso di lei e accolgono la benedizione di Gesù dal basso.
Il vescovo accanto al Gozzi è sempre stato identificato come San Biagio. L'inserimento di San Biagio era pienamente giustificato dal fatto che quest'ultimo era il patrono di Ragusa, e un santo verso il quale Gozzi provava una particolare devozione