Latino: dall'autore Sallustio, opera Bellum Iugurthinum parte Parte 91-95
Igitur Sulla gentis patriciae nobilis fuit, familia prope iam extincta maiorum ignavia, litteris Graecis atque Latinis iuxta [atque doctissime] eruditus, animo ingenti, cupidus voluptatum, sed gloriae cupidior; otio luxuriose esse, tamen ab negotiis numquam voluptas remorata, nisi quod de uxore potuit honestius consuli; facundus, callidus et amicitia facilis, ad simulanda negotia altitudo ingeni incredibilis, multarum rerum ac maxime pecuniae largitor | Silla, dunque, era di nobile gente patrizia, di famiglia quasi completamente decaduta per l'inettitudine dei suoi antenati;Fu profondissimo conoscitore delle lettere latine e parimenti di quelle greche; uomo d'animo grande, amava i piaceri, ma ancor più la gloria; Benché fosse dissoluto nell'ozio, il piacere non lo distolse mai dai suoi doveri, anche se nella vita coniugale avrebbe potuto comportarsi più decorosamente; Era eloquente, astuto, disponibile con gli amici, assolutamente imperscrutabile quando doveva dissimulare, prodigo di molte cose, ma soprattutto di denaro |
Atque illi felicissimo omnium ante civilem victoriam numquam super industriam fortuna fuit, multique dubitauere, fortior an felicior esset | Prima della vittoria nella guerra civile fu il più fortunato degli uomini, ma la fortuna non fu mai superiore alla sua energia, sicché molti si sono chiesti se sia stato più valoroso o fortunato |
Nam postea quae fecerit, incertum habeo pudeat an pigeat magis disserere | Quanto a quello che fece in séguito non so se sia più vergognoso o ripugnante parlarne |
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