Quintiliano, Institutio oratoria: Liber 1, 10, 17-33, pag 2

Latino: dall'autore Quintiliano, opera Institutio oratoria parte Liber 1, 10, 17-33

Num igitur non haec omnia oratori necessaria

Forse dunque non necessarie all'oratore tutte queste cose

Quorum unum ad gestum, alterum ad conlocationem verborum, tertium ad flexus vocis, qui sunt in agendo quoque plurimi, pertinet: [23] nisi forte in carminibus tantum et in canticis exigitur structura quaedam et inoffensa copulatio vocum, in agendo supervacua est, aut non compositio et sonus in oratione quoque varie pro rerum modo adhibetur sicut in musice

Di cui una riguarda il gesto, l'altra la collocazione delle parole, la terza le inflessioni della voce, che sono anche molte nell'agire: [23] a meno che per caso solo nei carmi e nei canti si richiede una certa struttura e un'unione scorrevole di voci, è superflua nell'agire, o non si usa accordo e suono nell'orazione anche variamente secondo il tipo delle situazioni come nella musica

[24] Namque et voce et modulatione grandia elate, iucunda dulciter, moderata leniter canit totaque arte consentit cum eorum quae dicuntur adfectibus

[24] Infatti sia con la voce sia con la modulazione canta nobilmente le cose grandi, dolcemente le piacevoli, lievemente le semplici e s'accorda con tutta l'arte con gli affetti di quelle cose che si dicono

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Quintiliano, Institutio oratoria: Proemio

Latino: dall'autore Quintiliano, opera Institutio oratoria parte Proemio

[25] Atqui in orando quoque intentio vocis, remissio, flexus pertinet ad movendos audientium adfectus, aliaque et conlocationis et vocis, ut eodem utar verbo, modulatione concitationem iudicis, alia misericordiam petimus, cum etiam organis, quibus sermo exprimi non potest, adfici animos in diversum habitum sentiamus

[25] E nel parlare anche l'intensità della voce, la diminuzione, l'inflessione mira a suscitare i sentimenti degli uditori, e con una modulazione sia della collocazione sia della voce, affinché io usi la stessa parola, cerchiamo lo sdegno del giudice, con un'altra la compassione, poiché capiamo che anche con gli strumenti, con cui non può essere espesso un discorso, gli animi sono portati a un diverso atteggiamento

[26] Corporis quoque aptus et decens motus, qui dicitur eurythmia, et est necessarius nec aliunde peti potest: in quo pars actionis non minima consistit, qua de re sepositus nobis est locus

[26] Anche il movimento adatto e armonico del corpo, che è detto euritmia, è anche necessario né può essere ottenuto diversamente: su cui consiste una parte non piccola dell'azione, sulla qualcosa è stabilita da noi una sezione specifica

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[27] Age, non habebit in primis curam vocis orator

[27] Sù, l'oratore non avrà cura innanzitutto della voce

Quid tam musices proprium

Cosa appropriata quanto la musica

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Latino: dall'autore Quintiliano, opera Institutio oratoria parte Liber 1, 4, 1-15

Sed ne haec quidem praesumenda pars est: uno interim contenti simus exemplo C

Ma non è nemmeno questa la parte da trattare: accontentiamoci intanto del solo esempio di C

Gracchi, praecipui suorum temporum oratoris, cui contionanti consistens post eum musicus fistula, quam tonarion vocant, modos quibus deberet intendi ministrabat

Gracco, eccellente oratore dei suoi tempi, a lui che parlava nell'assemblea un musicista che stava dietro di lui con una canna, che chiamano tonarion, suggeriva i tempi con cui doveva rivolgersi

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