Latino: dall'autore Plauto, opera Aulularia parte Argumentum II
Aulam repertam auri plenam Euclio Vi summa servat, miseris adfectus modis |
Ansiosamente veglia il vecchio Euclione sulla pentola piena d'oro che Un giorno casualmente ha rinvenuto |
Lyconides istius vitiat filiam |
Un giovane, Liconide, ha violato La figlia di Euclione |
Volt hanc Megadorus indotatam ducere, Lubensque ut faciat dat coquos cum obsonio |
Megadoro, che vuol prenderla in moglie senza dote, Una cena promette, e lauta, per ottenere dal padre il suo consenso |
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Auro formidat Euclio, abstrudit foris |
La pentola nasconde fuor di casa nel timore di perder l'oro, Euclione |
Re omni inspecta compressoris servolus Id surpit |
A spiarlo c'è un servo di Liconide, il seduttore |
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illic Euclioni rem refert |
Il servo vede tutto: Ruba quindi la pentola dell'oro |
Ab eo donatur auro, uxore et filio |
Ma il giovane Liconide, che sa, Informa della cosa il vecchio Euclione |
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E questi finalmente si decide: Al giovane concede ed oro e figlia e il bambino da questa generato |