La lancia apparteneva ad un centurione romano di nome Longino. A causa delle cataratte di cui soffriva, divenne quasi ceco e Ponzio Pilato decise di esentarlo dal servizio militare attivo
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Pilto lo utilizzò per un compito più tranquillo, dato che non era più idoneo al combattimento. La nuova mansione lo vedeva come responsabile delle crocifissioni sul monte Calvario. Questa attività non richiedeva particolare uso della vista.
La Bibbia narra che ispezionando i condannati, Longino volesse assicurarsi che Gesù fosse morto, così gli feri il costato con la lancia. Il sangue che sgorgava dalla ferita, gocciolò attraverso la lancia fino ad arrivare a toccare gli occhi del soldato romano. Longino venne subito guarito dalla cecità e si convertì. La lancia di Longino, diventa nei secoli a seguire, una reliquia ambita. La possegono una serie di imperatori fino ad arrivare a Carlo Magno. Si narra che in battaglia la portasse sempre con sè perchè leggenda voleva che, chiunque la portasse in battaglia ne sarebbe uscito vincitore