una dichiarazione imprudente, certe voci girano, imprudente soprattutto se è fatta nei confronti della più vendicativa tra le creature dell'Olimpo greco, che infatti scocca una delle sue frecce fatali colpendola, non a caso, alla lingua. Il tema moraleggiante è quello, consueto, della modestia, del tenere a bada l'orgoglio per cose vane e transitorie come la bellezza, e della fragilità dell'essere umano al cospetto del divino.
Un soggetto poco ricorrente, ma in ogni caso Chione appare qui nuda per la prima volta: nessun esempio precedente la mostra svestita. La scelta di Poussin invece di metterne il corpo in posizione centrale; è esattamente il sesso della fanciulla a fare da perno alla composizione, a formare una sorta di punta di freccia che richiama il dardo che appare conficcato nella bocca semi aperta di Chione