Un gesto anonimo e quotidiano. Un opera semplice e intima. La scena è cristalizzata su questo gesto, ma la protagonista non è la donna ma la luce che da consistenza ai diversi oggetti nella stanza. Entra da sinistra attraverso una finestra che ha un vetro rotto e ci fa vedere un chiodo sulla parete ma anche evidenti macchie nel muro, segni del tempo. Visibili le crepe e l'intonaco è staccato nella parte umida. Appesi ci sono alcuni attrezzi da lavoro come una gerla. Lo spazio è spoglio ed essenziale.
La perfezione dei dettagli si può ammirare anche da un mobile sopra il quale troviamo del pane ruvido fatto a pezzi, un panno, una cesta con dentro altro pane. Alcune briciole sono sparse per terra
Nei suoi dipinti di piccolo formato, Veermer predigileva ambienti domestici descrivendo la vita borghese. Di lui si hanno poche notizie e questo ha contribuito ha creare intorno a lui un velo di mistero. Era un attento conoscitore dell'anima femminile, ritraendole spesso nell'intimità della casa. La sua gamma cromatica era ristretta, dominava giallo e blu. In un primo momento aveva inserito nello sfondo una cartina geografica ma poi la eliminò
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la merlettaia - dipinto di Jan Vermeer
concentrata sul suo lavoro con lo sguardo modestamente abbassato, la giovane esegue il merletto a tombolo. Dalla fine del medioevo i lavori d'ago erano considerati un occupazione squisitamente femmini...
Esami radioscopi ci hanno dimostrato che in origine la parete giallo-grigiastra, sulla quale si notano chiodi, buchi e scalfitture, racconto di lunghi anni di uso, era decorata da una carta geografica, ma poiché questa costituiva un esplicito segno di lusso, in un secondo momento Vermeer decise di rinunciarvi, per sottolineare in modo evidente, la semplicità con cui la domestica attende alle sue occupazioni quotidiane