Siamo in una cucina del 1600 a raccontare la vita patrizia genovese. Il fuoco arde sotto il pentolone, affianco un tacchino appeso, simbolo del nuovo mondo. Questo volatile infatti giunse in Europa dalle Americhe contribuendo ad una rivoluzione gastronomia nel vecchio continente
Una donna tiene un volatile tra le mani, lo sta spennando, anche se solitamente si occupavano i garzoni dello spiumaggio. E' una fantesca - domestica adibita ad una mansione precisa - indossa uno scialle, un foulard le copre la testa e una collana di corallo rossa le avvolge il collo. Guarda verso di noi in maniera aggraziata. La collana può far pensare che appartenga ad un ceto alto, ma non è così, in quel periodo molta gente umile aveva accesso alle collane di corallo. Più in basso altri pennuti come piccioni e anatre testimoniano che erano queste le carni più consumate.
Nel centro, una brocca d'argento finemente lavorata, testimonia che la dimora appartiene a gente benestante. E' un oggetto prezioso. Strana la sua collocazione domestica