Élisabeth Louise Vigée Le Brun, ritrattista barocca vicina agli ambienti reali europei tra cui Maria Antonietta. Il suo quadro: ritratto di Muhammad Dervish Khan, è stato venduto per 7,2 milioni di dollari. L'uomo era un ambasciatore indiano che visitò Parigi per chiedere appoggio contro gli inglesi in India
IN UNA CORRISPONDENZA CON UN AMICA, Élisabeth Vigée Le Brun RACCONTA LA STORIA DI QUESTO DIPINTO
nel 1788 degli ambasciatori furono mandati a Parigi dall'imperatore Tipoo-Saib. Vidi questi indiani all'Opera e mi parvero così straordinariamente pittoreschi che volli fare i loro ritratti. Avendo espresso tale desiderio al loro interprete, seppi che non avrebbero mai acconsentito a lasciarsi dipingere se la richiesta non fosse giunta da parte del re e io ottenni questo favore da sua Maestà.
Andai al palazzo dove abitavano, perché volevano essere dipinti in casa loro, portai grandi teli e colori. Quando giunsi nel loro salone, uno di loro portò dell'acqua di rose e me ne asperse le mani; poi il più alto, che si chiamava Davich Khan, mi concesse di dipingerlo. Lo ritrassi in piedi, con il pugnale in mano. I panni, le mani, tutto fu fatto dal vero, tanto posava con compiacenza. Lasciai asciugare il quadro in un altro salotto e cominciai il ritratto del vecchio ambasciatore che ritrassi con il figlio vicino. Il padre specialmente aveva una testa magnifica. entrambi indossavano vesti di mussola bianca, cosparse di fiori d'oro; e queste vesti, specie di tuniche a larghe maniche plissettate in sbieco, erano trattenute da ricche cinture. Finì completamente il lavoro presso di loro, tranne lo sfondo e la parte inferiore dei vestiti [...]
Questi due quadri sono stati esposti al Salone del 1789. Dopo la morte di Le Brun che si era impadronito di tutte le mie opere, sono stati venduti e non so chi oggi ne sia in possesso.
Addio cara gentile amica