Da un punto di vista strettamente storico, il termine racchiude quella serie di movimenti ntellettuali europei del XVIII secolo (dal 1720 circa) accomunati da un forte spirito critico in ogni ambito.
Nonostante ogni pensatore si distingua per proprie peculiarità, le caratteristiche che
uniscono i filoni di pensiero dell'Illuminismo sembrano essere proprio l'uso spregiudicato della critica e l'avversione verso ogni dogma, superstizione, pregiudizio ed ogni verità imposta senza argomentazioni. L'Illuminismo non è riducibile all'insieme dei pensatori che lo animarono. Una delle caratteristiche dell'Illuminismo è infatti la relativa diffusione delle sue idee: grazie a giornali, gazzette, periodici e salotti si formò durante il secolo un'opinione pubblica contenente strati
sociali più ampi rispetto al passato.
Bisogna pensare quindi ad un fermento intellettuale al di fuori degli ambiti istituzionali: sebbene l'ambiente scolastico e accademico rimase pressoché immutato, si costituì al di fuori di essi una mentalità critica nello spirito delle persone.
La mentalità illuministica fu sicuramente "preparata" dal secolo precedente: pensatori come Descartes, Locke, Spinoza, Bayle e Hobbes furono punti di riferimento importanti per i protagonisti del Settecento, i movimenti riformatori radicali portarono idee alternative di società, religione e innovative idee di libertà e uguaglianza.
