Il Romanticismo in pedagogia: riassunto

Il Romanticismo in pedagogia: riassunto

Nasce in Germania, come opposizione all’ideale dell’Illuminismo francese

Questo si manifesta come l'esaltazione delle forze istintive, della storia e del sentimento.

Il divulgarsi del l'ideale romantico parte da un movimento chiamato "Sturm und rang" ( tempesta e impeto)

da due dei più noti rappresentanti del movimento Goethe e Schiller.

Il Romanticismo è un movimento letterario, filosofico ed artistico che nasce nel 1798 in Germania e presto si divulga in tutta Europa, la culla del movimento è a Jena con la pubblicazione della rivista "Athenaeum" dove si riunivano i maggiori esponenti del Romanticismo tedesco.

Il pedagogico di questo periodo viene definito da Goethe "bildung" ovvero un processo di autoformazione inteso sia come spirituale sia naturale, capace di promuovere una crescita interiore, che camminerà pari passo con la cultura per un' ottima formazione dell'uomo.

Nel Wilhelm, Goethe rappresenta l'educazione di un ragazzo secondo il Bildung (autoformazione).

Quest'opera è divisa in tre libri che presentano tre fasi della vita di Wilhelm.

Nel primo libro (la vocazione teatrale) troviamo la formazione tramite il teatro, che ha un ruolo molto importante nel bildung poiché è un'attività che forma carattere e personalità, quindi utile  per un'ottima formazione.

Nel secondo libro (il noviziato) il protagonista si apre alla realtà sociale affrontando l'esperienza dell'errore, definito anch'esso essenziale poiché per un'autoformazione l'individuo deve imparare tramite l'esperienza e l'errore.

Nel terzo libro (la peregrinazione), Wilhelm si specializza in un mestiere avviandosi nell'ambito lavorativo arrivando alla conclusione che solo lavorando si sarebbe reso utile alla società.

Froebel è nato in Turingia nel 1728, rimane orfano di madre e viene affidato ad un ispettore della forestale (da qui troveremo il contatto con la natura).

Nel suo percorso di vita si dedica all'educazione  grazie all'incontro con Ginner un discepolo di Pestalozzi, successivamente a questo incontro  fonda a Keilbrau l'istituto tedesco di educazione generale.

La sua opera più importante è "l'educazione dell'uomo". Egli elabora anche la teoria del gioco dedicandosi appunto all'educazione dei più piccoli.

Froebel afferma che Dio è al centro di tutto ed è contenuto in tutto , infatti si manifesta esteriormente nella natura ed interiormente con lo spirito dell'uomo.

Perciò è importante educare l'uomo per far sviluppare il divino che è nell'uomo affinchè egli trovi pace nel vivere nella natura.

Teoria dello sviluppo di Froebel. L'educazione secondo F. è necessaria per far sì che l'uomo sviluppi il divino che ha in sé.

Questa dovrebbe partire dalle potenzialità ovvero dalle tendenze naturali che presenta l'individuo, successivamente dai comportamenti che sarebbero la manifestazione del divino all'esterno del uomo, tutto con continuità ovvero rispettando le tappe evolutive.

Froebel propone tre tappe evolutive:

•    Periodo del lattante: dove avviene lo sviluppo corporeo

•    Infanzia: dove si sviluppano linguaggio e gioco

•    Fanciullezza : dove inizia il vero e proprio apprendimento.

Il metodo di Froebel vede come primo educatore la madre, come detto anche da Pestalozzi.

L'educazione del fanciullo deve essere incentrata sulla spontaneità del gioco, che rappresenta un elemento necessario per l'educazione del bambino.

Infatti F. definisce il gioco, oltre che necessario, il più alto grado di manifestazione dello spirito dell'uomo, che per il bambino si presenta come un vero e proprio lavoro, lo fa apre in ambito sociale favorendo anche l'attività motoria, la conoscenza della natura e lo sviluppo del linguaggio. Il gioco è anche un ottimo metodo per permettere al fanciullo di conoscere la realtà e la natura.

La famiglia ha anche un ruolo molto importante poiché dovrà prestare attenzione allo sviluppo del fanciullo senza però adultizzarlo.

Nel metodo di F. è anche presenta la continuità fra il modello materno e quello proposto dal maestro.