Conciliare l'arte con la topografia è un dilemma che accompagna tutta la vita di Canaletto, ma agli inizi della carriera di vedutista, illustrati da questa splendida tela, prevale decisamente l'esigenza dell'arte: questa immagine iconica di Venezia non poteva infatti essere realmente vista dalla coppia ma è stata creata da Canaletto, con una ben studiata composizione di riprese effettuate da 8 punti differenti, in cui le altezze degli edifici vengono eguagliate e alterate le loro proporzioni e relazioni spaziali; persino la luce proviene da varie direzioni.
E' un atteggiamento da scenografo teatrale quale era Canaletto nella prima giovinezza: non mancano le due quinte laterali, con la dogana e lo spigolo della chiesa duecentesca di San Giovanni Battista, soppressa nel 1808 e successivamente abbattuta; anche la bella coppia in primo piano, in parte in ombra, in parte in luce, descritta con rapidi tocchi di pennello intinto di colore corposo, richiama attori che recitano su un palcoscenico. Con queste sofisticate apparizioni, colte in movimento, di cui il pittore sa esprimere lo spirito e l'intimità, Canaletto si pone decisamente all'avanguardia rispetto alle ben studiate ma alquanto statiche figure che popolano i dipinti di Luca Carnevalijs.
Canaletto plasma il dipinto attraverso un forte chiaroscuro, risolto genialmente in alcuni punti. Canaletto completava i suoi dipinti con le figure le barche quando le architetture, l'acqua e il cielo erano rifiniti.