Gabriele d’Annunzio "vecchio nano in uniforme!"

Gabriele d’Annunzio "vecchio nano in uniforme!"

l'artista Tamara de Lempicka, nel suo notevole fascino seduce Gabriele D'Annunzio, che la invita presso la sua villa sul lago di Garda, il Vittoriale, con la scusa di ordinarle un ritratto

In realtà, il vate ha ben altre mire sulla donna e Tamara ne approfitta con straordinaria furbizia. Invia lettere e telegrammi facendogli credere di essere sessualmente turbata da lui, lo raggiunge quando l'uomo non può più resisterle, ma lo lascia macerare nel suo tormento per 10 giorni. I due giocano a rincorrersi e una notte la donna chiama un taxi per scappare a Brescia.

D'Annunzio le invia un messaggero su un cavallo bianco che le recapita una poesia e un magnifico anello di topazio. Dopo una serie di tira e molla l'artista sventa un tentativo di assalto: una sera D'Annunzio le fa assumere cocaina a sua insaputa e mentre la pittrice è incosciente la sfiora furtivamente, ma Tamara riesce a riprendersi e lo respinge con violenza. Non contenta, insinua che i suoi dipinti siano troppo cari per lui, un affronto che il poeta non può sostenere. La pittrice viene messa alla porta e fuggendo in automobile gli urla una frase divenuta poi storica: vecchio nano in uniforme! 

donna in abito nero - Tamara de Lempicka, 1923 donna in abito nero - Tamara de Lempicka, 1923

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Opere di Gabriele d’Annunzio
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