Fiammetta Borsellino turbata dal comportamento del padre

Fiammetta Borsellino turbata dal comportamento del padre

Un mese dopo la strage di Capaci, la città di Palermo viene invasa da una catena umana. Gruppi di scout, intere famiglie. Molti vengono da lontano, nel 30° giorno della strage di Capaci hanno deciso di esserci. Alle 17:56 l'ora della strage è il momento del silenzio

Lentamente quel popolo che si tiene per mano si disperde. Ci si dà appuntamento alla chiesa di San Domenico per la veglia di preghiera organizzata per quella notte. Le fiaccole accese per reagire alla violenza mafiosa. Arriva Paolo Borsellino, circondato dai suoi agenti di scorta, e accende una fiaccola. Si siede in assoluto silenzio. Finché arriva il momento del suo intervento.

Una profonda commozione rapisce immancabilmente tutti quanti. Molti piangono. Molti altri continuano ad applaudire quasi a non volerlo lasciare andare via. E anche Borsellino è come se non volesse staccarsi da quell'abbraccio collettivo. A un certo punto un sacerdote gli si avvicina per salutarlo. in quel momento Borsellino chiama accanto a se la figlia più piccola, Fiammetta, e indicandola al sacerdote esclama: padre, questa è mia figlia. Il sacerdote gli risponde delicatamente di esserne a conoscenza. ma Borsellino insiste e ripete: padre, questa è mia figlia. Fiammetta interviene per ricordare al padre che il prelato lo ha compreso. Incurante di ciò Paolo Borsellino per la terza e ultima volta fissa negli occhi il religioso e ribadisce: padre, questa è mia figlia.

Quella scena turba profondamente il sacerdote e coloro che ne sono testimoni


Paolo Borsellino con i figli Lucia e Manfredi in vacanza Paolo Borsellino con i figli Lucia e Manfredi in vacanza

Maybe you might be interested

Maria Falcone racconta l’incontro con il cadavero del fratello Giovanni all’obitorio
Maria Falcone racconta l’incontro con il cadavero del fratello Giovanni all’obitorio

Certi fatti li ho rivissuti nella memoria tanto da consumarli, tanto da non essere più certa che siano davvero andati così ... tratto dal libro: l'eredità di un giudice

Storia di una foto divenuta patrimonio morale nazionale
Storia di una foto divenuta patrimonio morale nazionale

Tardo pomeriggio del 27 marzo 1992. a Palazzo Trinacria, nel rione storico della Kalsa, c'è un dibattito su mafia e politica, che in realtà è una iniziativa a favore della candidatura alla Camera d...

la prima volta in cui il CSM premiò il merito e non l’anzianità
la prima volta in cui il CSM premiò il merito e non l’anzianità

Dopo la risonanza mediatica che ebbe la sentenza del maxi-processo a Palermo, Paolo Borsellino si trasferisce a Marsala dove viene nominato procurato capo della città

lettera di Paolo Borsellino ad una professoressa
lettera di Paolo Borsellino ad una professoressa

lettera datata 19 luglio 1992, giorno della morte del magistrato. Sembra quasi un testamento morale del lavoro del giudice. Estratto del libro: gli ultimi giorni di Borsellino