Dal Realismo al Surrealismo

Dal Realismo al Surrealismo

descrizione della realtà così come appare ai nostri occhi, riproduzione oggettiva della realtà, senza aggiunte da parte del pittore, senza interpretazioni

Nasce in Francia nel 1848 ad opera del pittore Courbet e si diffonde con diversi gradi di intensità in tutta Europa. Caratteri generali: Movimento storico - artistico sorto in Francia intorno al 1848 ad opera del pittore Courbet, che espose a Parigi, al Pavillon du Réalisme, i suoi quadri (rifiutati dalla giuria dell'esposizione universale che decretava invece il trionfo di maestri quali Ingres e Delacroix), con l'intento di rivendicare, in reazione all'idealismo dei classici e dei romantici, il valore della realtà oggettiva come tema artistico valido a prescindere da ogni abbellimento. Il termine "realista" è stato spesso usato a qualificare opere in cui la rappresentazione di oggetti o figure è così fedele al vero da poter anche risultare "sgradevole", specie se considerata in relazione ai canoni della bellezza classica. I pittori appartenenti a questo movimento sostengono la necessità di trattare episodi della vita contemporanea, spesso ispirati all'esistenza dei ceti più umili. Dal punto di vista formale il realismo contrappose all'interesse per il disegno e alla fredda correttezza dell'accademia, la resa dei contrasti chiaroscurali risultante dalla diretta osservazione del dato naturale.

Massacro dipinto di Renato Guttuso Massacro dipinto di Renato Guttuso

Prende come tematica principale per la sua pittura: il sociale. Egli decide di manifestare le sue idee politiche e vuole mantenere intatta la sua libertà. Gli è stato dato l'appellativo di "pittore maledetto". Ha sempre negato il valore della scuola poiché questa, insegnando regole, reprime la libertà, però ne fonda una nel 1861 per combattere l'influenza dell'Accademia, in cui egli insegna a non fare ciò che fa lui, ma a seguire il proprio istinto. Il seppellimento di Ornans; Le signorine sulle rive della Senna; Lo spaccapietre. Millet (1814-1875) [pag.299] pittore di origine contadina che dovette provvedere al mantenimento dei fratelli. 

Egli mette in evidenza la vita quotidiana dei contadini, tema costante della sua poetica. Il suo realismo, imbevuto di intenti sociali e umanitari, è modellato su un temperamento romantico e religioso. I contadini non hanno la crudezza dei lavoratori di Courbet; sono ripresi in atteggiamenti che si risolvono in un raccoglimento introspettivo. L'angelus. Daumier (1808-1879) [pag.300] la sua attività principale è quella di caricaturista sui giornali, le sue vignette sono attacchi violenti al potere sostenuto dal capitalismo borghese, che reprimeva spietatamente la realtà, infierendo sugli umili. I suoi disegni di satira politica, energici e spietati, gli valsero una serie di arresti. 

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