Cesare, De bello civili: Libro 03; 81-90, pag 2

Cesare, De bello civili: Libro 03; 81-90

Latino: dall'autore Cesare, opera De bello civili parte Libro 03; 81-90
Haec cum facta sunt in consilio, magna spe et laetitia omnium discessum est; ac iam animo victoriam praecipiebant, quod de re tanta et a tam perito imperatore nihil frustra confirmari videbatur

[88] Caesar, cum Pompei castris appropinquasset, ad hunc modum aciem eius instructam animadvertit

Erant in sinistro cornu legiones duae traditae a Caesare initio dissensionis ex senatusconusulto; quarum una prima, altera tertia appellabatur

In eo loco ipse erat Pompeius

Mediam aciem Scipio cum legionibus Syriacis tenebat

Ciliciensis legio coniuncta cum cohortibus Hispanis, quas traductas ab Afranio docuimus, in dextro cornu erant collocatae

Has firmissimas se habere Pompeius existimabat

Reliquas inter aciem mediam cornuaque interiecerat numeroque cohortes CX expleverat
Fatto questo nel consiglio di guerra, tutti si allontanarono con grande speranza e gioia; e già pregustavano nel pensiero la vittoria, poiché sembrava che nulla potesse essere garantito invano da parte di un comandante tanto esperto a proposito di un fatto così importante

88 Cesare, avvicinatosi al campo di Pompeo, si accorse che l'esercito di costui era schierato in questo modo

sull'ala sinistra vi erano le due legioni mandate da Cesare all'inizio della guerra per decreto del senato, di queste una era detta prima, l'altra terza

in quella posizione vi era lo stesso Pompeo

Scipione con le legioni siriache occupava il centro dell'esercito

La coorte cilicia, unita alle coorti spagnole che, come dicemmo, furono condotte da Afranio, era stata collocata all'ala destra

Pompeo pensava che queste fossero le coorti più forti

Aveva collocate le altre fra il centro e le ali e aveva completato l'effettivo con centodieci coorti
Haec erant milia XLV, evocatorum circiter duo, quae ex beneficiariis superiorum exercituum ad eum convenerant; quae tot acie disperserat

Reliquas cohortes VII castris propinquisque castellis praesidio disposuerat

Dextrum cornu eius rivus quidam impeditis ripis muniebat; quam ob causam cunctum equitatum, sagittarios funditoresque omnes sinistro cornu obiecerat

[89] Caesar superius institutum servans decimam legionem in dextro cornu, nonam in sinistro collocaverat, tametsi erat Dyrrachinis proeliis vehementer attenuata, et huic sic adiunxit octavam, ut paene unam ex duabus efficeret, atque alteram alteri praesidio esse iusserat

Cohortes in acie LXXX constitutas habebat, quae summa erat milium XXII; cohortes VII castris praesidlo reliquerat
Vi erano quarantacinquemila uomini; dei veterani richiamati ve ne erano circa duemila che, esonerati dai lavori pesanti, avevano fatto parte dei precedenti eserciti e ora si erano uniti a lui; Pompeo li aveva distribuiti in tutto l'esercito

Aveva dislocato come presidio nel campo e nei vicini fortilizi le rimanenti sette coorti

Un corso d'acqua dalle rive impraticabili difendeva la sua ala destra; per questo motivo aveva collocato tutta la cavalleria, tutti gli arcieri e i frombolieri sull'ala sinistra

89 Cesare, mantenendo l'ordine di battaglia del passato, aveva disposto la decima legione sull'ala destra, la nona sulla sinistra, sebbene fosse stata molto ridotta nelle battaglie di Durazzo; e così a questa aggiunse la legione ottava, facendone appena una di due; e aveva dato l'ordine che l'una fosse di sostegno all'altra

Aveva schierate in linea di battaglia ottanta coorti, il cui contingente era di ventiduemila uomini; aveva lasciato di presidio nel campo sette coorti
Sinistro cornu Antonium, dextro P Sullam, media acie Cn Domitium praeposuerat

Ipse contra Pompeium constitit

Simul his rebus animadversis, quas demonstravimus, timens, ne a multitudine equitum dextrum cornu circumveniretur, celeriter ex tertia acie singulas cohortes detraxit atque ex his quartam instituit equitatuique opposuit et, quid fieri vellet, ostendit monuitque eius diei victoriam in earum cohortium virtute constare

Simul tertiae aciei totique exercitui imperavit, ne iniussu suo concurreret: se, cum id fieri vellet, vexillo signum daturum
Aveva preposto all'ala sinistra Antonio, alla destra P Silla, al centro Cn Domizio

Egli stesso si pose di fronte a Pompeo

Non appena si rese conto della tattica bellica nemica che abbiamo detto, temendo che l'ala destra venisse circondata dalla moltitudine dei cavalieri, velocemente levò dalla terza schiera una compagnia per legione e con queste formò una quarta fila che oppose alla cavalleria e indicò che cosa voleva che si facesse: avvertì che la vittoria di quel giorno dipendeva dal valore di quelle coorti

Contemporaneamente ordinò alla terza fila [e a tutto l'esercito] di non andare all'assalto senza il suo comando: quando avesse voluto l'assalto, avrebbe dato il segnale col vessillo

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[90] Exercitum cum militari more ad pugnam cohortaretur suaque in eum perpetui temporis officia praedicaret, imprimis commemoravit: testibus se militibus uti posse, quanto studio pacem petisset; quae per Vatinium in colloquiis, quae per Aulum Clodium eum Scipione egisset, quibus modis ad Oricum cum Libone de mittendis legatis contendisset

Neque se umquam abuti militum sanguine neque rem publicam alterutro exercitu privare voluisse

Hac habita oratione ecentibus militibus et studio pugnae ardentibus tuba signum dedit

90 Esortato l'esercito alla battaglia secondo il costume militare e messi in evidenza i propri meriti verso l'esercito in ogni tempo, principalmente rammentò che poteva provare con la testimonianza dei soldati con quanto zelo aveva cercato la pace, quali trattative aveva condotto per mezzo di Vatinio negli abboccamenti, quali per mezzo di Aulo Claudio con Scipione, in che modo si fosse adoperato con Libone presso Orico perché si mandassero ambasciatori

Egli non aveva mai abusato del sangue dei soldati né aveva voluto privare la repubblica dell'uno o dell'altro esercito

Tenuto questo discorso, poiché i soldati lo richiedevano e ardevano dalla brama di combattere, diede con la tromba il segnale

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