Un fisico Danese Jan Heinemeier, ha scoperto un modo per usare la datazione con il carbonio 14 sulle proteine contenute nel cristallino degli occhi. la quantità di carbonio 14, un isotopo radioattivo che si trova in natura sulla terra, varia di anno in anno; ci sono stati notevoli picchi negli anni sessanta, quando l'umanità viveva il massimo dell'entusiasmo per le armi nucleari, ma ogni periodo presenta una diversa concentrazione di carbonio 14.
Analizzando i cristallini negli occhi degli squali è stato possibile determinare, in modo molto approssimativo, la loro data di nascita: dei 28 esemplari analizzati, il più grande, una femmina di 5 metri, aveva un'età stimata tra i 272 e i 512 anni. Nessuno ha mai visto uno squalo della Groenlandia partorire; né l'abbiamo mai vista accoppiarsi. Una femmina impiega 150 anni per raggiungere la maturità sessuale, sono lenti anche a riprodursi.
Il rondone di notte può raggiungere uno stato di sonno uni-emisferico, ovvero spegne soltanto una metà del cervello mentre l'altra rimane in funzione; attenta ai cambiamenti del vento; in modo da svegliarsi esattamente nello stesso punto in cui si sono addormentati o, se stanno migrando, in un punto della rotta prefissata. Il lato sinistro si spegne per primo, poi tocca a quello destro, e l'uccello dormendo, ondeggia appena nell'aria.
Il cavalluccio marino è l'unica specie del regno animale in cui è il maschio a partorire. La femmina deposita le uova nella tasca addominale del maschio. Il maschio le feconda appena arrivate e le tiene poi in gestazione per un periodo compreso tra le due e le sei settimane. Il processo di parto è allo stesso tempo trionfale e sconcertante. Rispetto alla maggior parte delle altre nascite, somiglia a un cannone spara coriandoli: il cavalluccio maschio sembra avere delle convulsioni, come se starnutisse o vomitasse, e dall'apertura nella parte superiore del grembo erutta un branco di minuscoli cavallucci marini, fino a un migliaio e mezzo di avannotti.
Meno dello 0,5% dei piccoli arriva all'età adulta, e questo è probabilmente il motivo per cui il maschio si fa carico della gestazione; ciò consente alla femmina di iniziare immediatamente a produrre un'altra serie di uova, il che permette di avere più gravidanze durante la stagione riproduttiva, il che a sua volta permette di avere più avannotti e più possibilità di sopravvivenza.
La parola iridescente deriva dal greco Iris (arcobaleno), e dal suffisso latino escendes (che tende verso). L'iridescenza è presente in molti insetti, in alcuni uccelli, in qualche calamaro, ma in un solo mammifero: La talpa dorata. alcune specie sono nere altre argento o giallo, Ma sotto diverse lucI da diverse angolazioni, la loro pelliccia si trasforma in Turchese, blu, oro.
La talpa dorata non è una vera talpa. e' più imparentata con l'elefante, il loro corpo è una miniera di energia: i loro reni sono così efficienti che molte specie possono vivere senza bere una goccia d'acqua. L'osso dell'orecchio medio della talpa è così grande e ipertrofico da essere sensibile a ogni minima vibrazione del sottosuolo. Il mistero più grande è capire perché nella sua evoluzione la talpa dorata abbia sviluppato la capacità di scintillare. La talpa dorata è cieca.