Sappiamo da una delle due lettere che all'epoca della disgrazia del Vesuvio, Plinio aveva 18 anni, quindi dovette nascere nel 61. Nacque da una famiglia benestante, la sua condizione sociale migliorò dopo l'adozione dello zio. Nasce a Como, ma fu educato a Roma, dove lo zio svolgeva il ruolo di funzionario imperiale. Plinio il vecchio era uno di quegli intellettuali che durante la dinastia Flavia collabora con il potere, perché si sente promotore di un nuovo periodo culturale.
Plinio il giovane fa carriera, ed inizia con l'ultimo dei flavi, Domiziano. Questo non va a suo favore, quando c'è la congiura di palazzo, Domiziano è condannato alla damnatio memoriae. Tutti coloro che avevano lavorato con Domiziano non vengono visti molto bene. La collaborazione con Traiano, è una collaborazione che vede il successo pieno di Plinio. Sotto Traiano diventa console, ma è nominato anche governatore della Bitinia, regione che si apriva nell'oriente romano. Regione dall'ordine sociale abbastanza incerto, in particolare per la presenza di diverse comunità cristiane.
Roma non ha mai avuto atteggiamenti di ostilità nei confronti delle altri religioni. Tutte le religioni tranne una, che è quella cristiana. Poco dopo questo governatorato non si hanno più notizie. Ci ha lasciato il suo epistolario e il panegirico a Traiano. Quando Plinio fu console, era il console supplente. Il consolato non durava più un anno e non aveva più 2 consoli. Da un lato per ridare lustro alla carica del consolato, poi per dare un contentino ai senatori la carica rimase. La durata fu ridotta ai 6 mesi, poi 3 mesi e infine 2 mesi. Chi prendeva la carica pronunciava un discorso all'imperatore di ringraziamento.
Questa dichiarazione di ringraziamento, si è conservata. Qui ci sono due scopi il primo è quello di sostenere, incoraggiare le scelte di Traiano come imperatore, dall'altra il desiderio di far capire tutto l'appoggio al potere imperiale. Questo è un panegirico, il termine vuol dire esaltazione, in questo caso di Traiano, che diventa un vero e proprio dono degli dei. Traiano è assimilato alle divinità.