John Locke: riassunto

John Locke: riassunto

John Locke è nato a Wrington il 29 agosto del 1632

Visse in un'epoca burrascosa segnata dalle rivolte antimonarchiche inglesi. Egli studiò presso Oxford e lesse le opere di Cartesio, Hobbes e Gassendi. Prese parte nel periodo giovanile alla vita politica grazie a Lord Shaftesbury. Le opere più conosciute sono:  Saggio Sull'Intelletto Umano, Lettera sulla Tolleranza, Trattati sul Governo Civile.

John Locke è il padre dell'empirismo moderno. Nella sua opera più impegnativa (sull 'intelletto umano) troviamo un'inversione di rotta  rispetto alla filosofia razionalista proposta fino ad allora. Conduce un'indagine critica della conoscenza racchiudendola nei limiti dell'esperienza. Perciò egli afferma che l'intelligenza è racchiusa nei limiti dell'esperienza, ed è utile all'uomo solo per condurre al meglio le proprie azioni. John Locke nel Saggio Sull'Intelletto Umano muove un'aspra critica nei confronti  dell'innatismo, teoria molto frequente nei suoi contemporanei.

Secondo questa teoria ogni essere nasce con delle nozioni già prestabilite ed uguali per tutti. John Locke contraddice questa teoria affermando che come è possibile vedere nei bambini e negli idioti non vi sono alcune nozioni innate. La teoria dell'innatismo consiste anche nel credere che in ogni essere una delle nozioni o idee innate è quella di dio, ma John Locke sottolinea come per ogni persona , così come per ogni tribù o stato l'idea di dio è completamente diversa, questo poiché è un'idea costruita con l'esperienza e non innata. Anche per quanto riguarda le norme morali John Locke afferma che non ci sono norme morali già insite nell'uomo infatti vediamo come per un certo tipo di persone alcuni atteggiamenti sono giusti per altri risultano abominevoli. Da ciò quindi deduciamo che noi non nascendo con dei precetti già strutturati nella nostra psyche risultiamo una vera e propria tabula rasa, un foglio bianco che va man mano strutturandosi grazie all'esperienza, in maniera graduale.

Secondo John Locke l'esperienza deriva da due forme di idee: le idee di sensazione , ovvero quelle idee che sono strutturate tramite i sensi e gli stimoli sensoriali, come per esempio il colore la consistenza il sapore etc… le idee di Riflessione, ovvero quelle idee che partono dall'elaborazione interna dell'umano, queste idee sono per esempio il dubbio, il ragionamento, la critica e la previsione. Dopo aver spiegato l'origine delle idee John Locke procede a dividerle in due grandi classi. Le idee semplici, che sono quelle idee oggettive, quindi che colgono l'estensione, il movimento e la figura, le idee soggettive quindi il colore, il suono ed il sapore. Quindi nelle idee semplici rientrano le idee di riflessione e di relazione.

Poi vi sono le idee complesse che sono semplicemente l'addizione delle idee semplici acquisite, con ciò evinciamo come le idee quindi siano solo frutto di un addizione possibile tramite la conoscenza delle idee semplici, l'uomo non può creare nuove idee semplici né distruggerle ma può solo crearne nuove complesse. John Locke quindi afferma che la nostra conoscenza è di tipo indiretto poiché apprendiamo solo attraverso le idee. Ma come si può capire se si tratta di una vera idea e non di un sogno od una chimera?