Il leopardo Malika nella valle del Luangwa

il leopardo Malika nella valle del Luangwa

le tecniche di caccia di una cacciatrice esperta con il supporto, come arma supplementare, del canale in secca che attraversa il territorio di caccia

Malika è una predatrice formidabile, una macchina perfetta per cacciare. Le prede nella vallata che controlla non mancano e lei, di grande esperienza, affina sempre di più le sue armi di cacciatrice letale. E' sera e lei si trova su un albero a mangiare la preda che ha ucciso durante la giornata di caccia. La carcassa richiama l'attenzione di una iena, questa non è in grado di salire sull'albero quindi non è un pericolo. Aspetta paziente sperando che un pezzo di carne possa cadere. Nel frattempo arriva un maschio di leopardo, controlla lo stesso territorio di Malika, non è raro che i territori di leopardi maschi e femmine si sovrappongano. Sale sull'albero è ruba la preda. E' più grande di un terzo circa rispetto alla femmina e lei decide di non porre resistenza.

Pucu e impala non mancano. Le acque del fiume Luangwa non scompaiono mai ma un affluente è in secca da anni e passa proprio attraverso la valle dove gli erbivori si cibano. Questa insenatura ( il canale ) è molto importante nelle tattiche di caccia di Malika perchè le permette di avvicinarsi molto alle prede senza che loro possano vederla. Malika domina questa valle da circa 5 anni. Di giorno spesso fa la ronda per marcare il territorio come i leoni, ma se capita qualche occasione cerca di non farsela sfuggire. Oggi però una iena la segue sperando di rubarle una preda, sempre che il leopardo riesca a cacciarne una. Malika si strofina per terra cercando di togliere il suo odore che potrebbe tradirla durante la caccia anche per un solo colpo di vento. I babuini che fanno da sentinelle non percepiscono la sua presenza ma notano la iena che la sta seguendo, danno l'allarme e l'imboscata fallisce, deve battere in provvisoria ritirata.

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Più tardi ci riprova e stavolta un babuino viene catturato. Non era prevista questa caccia, il leopardo era intento a fare un giro del territorio per marcarlo, ma si ritrova di fronte le scimmie. Le varie sentinelle si fanno cogliere di sorpresa e quando si accorgono dell'intruso ormai uno di loro è morto.

Malika in disparte comincia a mangiare, ma la sua nemesi, una persecuzione ormai, il leopardo maschio, arriva di nuovo giusto in tempo per rubarle la preda. Cala la sera e lei di nuovo a caccia. Si aggirano giraffe, ippopotami e gli elefanti, i quali dormono circa due ore al giorno. La iena sempre alle sue calcagna con l'unico scopo di un pasto gratuito. Come la precedente volta, la presenza della iena agita gli erbivori ma stavolta non tutto il male viene per nuocere. Un impala per scappare dal primo predatore, finisce dritto nella trappola del leopardo. Sono 50 kg di carne, che basteranno a saziare il felino per parecchi giorni. Deve però riuscire a portarla via, neanche il tempo di ucciderla che le iene l'attaccano. Cerca Malika di porre resistenza e quando riesce a reimpossessarsi della preda, rimane poco della carcassa. Meglio di niente avrà pensato ma il maschio di leopardo arriva giusto in tempo, ancora una volta, puntuale come un orologio a rubarle il pasto.  Malika perde l'ennesima preda che si è faticosamente guadagnata, frustrata va via.

Una cucciola protetta dal buio della notte sta per ricevere una visita. E' la madre, Malika, che è venuta a trovarla. La piccola ha tre mesi. Si scambiano un po di coccole, e mentre la figlia prende il latte, la madre le fa un po di toilette. Il giorno dopo porta la figlia in avanscoperta nella valle. La piccola è intimorita, non si sente al sicuro e cerca di nascondersi ma mano mano che la madre avanza, l'istinto le suggerisce di seguirla e non staccarsi da lei.

La sera ancora caccia e un altra preda catturata. Si tratta di un pucu ma stavolta la cena non è per Malika ma per sua figlia che ha anche bisogno di carne, da un mese infatti ha cominciato a cibarsene. Porta la preda sopra un albero e la lascia alla figlia perchè si nutra. Per la prima volta però si tratta di mangiare su un albero, ed è una nuova esperienza da fare... cercare l'equilibrio. Ormai puntuale come sempre arriva il maschio di leopardo. Ha sentito da lontano l'odore della carcassa ed è venuto a reclamare la sua parte, cioè tutta la preda. Sale sull'albero ma inizialmente non si accorge che oltre Malika c'è un altra presenza. La piccola nel frattempo si è spostata più in alto per timore e rimane in silenzio sperando di non essere notata. Ma un verso la tradisce. Il leopardo maschio si dirige verso di lei e Malika si mette in mezzo per difendere la sua creatura. Stavolta non cederà come ha fatto le altre volte, ne va della vita di sua figlia. Comincia lo scontro e due leopardi cadono dall'albero. Uno è il maschio che viene inseguito e scacciato da Malika, l'altra è la figlia. Malika torna poco dopo e per terra vede il corpo esamine della figlia. Non ha acquisito ancora l'esperienza di cadere dagli alberi in maniera corretta. Questo le è costato caro e la spina dorsale ha ceduto.

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Una figlia morta, difficile realizzare per una madre, poi il dolore struggente che prova che non riesce a gestire. Rimane affianco al corpo della figlia per due giorni. Non va a caccia e non si muove da lei neanche nelle giornate di caldo torrido. Poi sfinita dalla fame cede e va via. Quel poco che rimane del corpo sparisce non appena i saprofagi le si buttano addosso.

Malika va a caccia di giorno stavolta, non combina molto, ci riprova la sera con lo stesso risultato. I tentativi di cacciare sono molti, ma forse per la stanchezza, forse per essere demotivata o avere ancora in testa il pensiero della figlia morta, conduce attacchi uno dopo l'altro senza convinzione o con largo anticipo facendosi scoprire facilmente dalle prede che scappano in tempo. Sulle cime di albero c'è uno stormo di faraone che stanno dormendo, salire fino a lassù non è un problema ma deve essere particolarmente silenziosa per non farsi scoprire. Un ramo fragile si spezza sotto il suo peso, fa un rumore che sveglia le faraone che scappano via. La fame ora è sempre più un pensiero fisso, a stomaco vuoto Malika torna di giorno per una nuova sessione di caccia. Prende di mira un antilope usando il canale. Il suo sistema di caccia preferito. Ancora niente ma poco dopo riesce a rifarsi con un babuino. Mentre sta su un albero le viene un idea "e se provo a cacciare da quassù? Attaccando dall'alto! Potrebbe funzionare"

Decide di provarci il giorno dopo. Di buon mattino sale su un albero e aspetta. L'attesa è lunga fino a quando molte ore dopo, arrivano degli impala per proteggersi nell'ombra dal calore opprimendo del Sole.

Un salto incredibile in verticale del leopardo coglie tutti di sorpresa, ma l'altezza è tanta, sono sette metri e quando atterrà Malika perde del tempo per riprendere la posizione. Tempo fatale che consente agli erbivori di scappare. L'idea non si è rivelata però cosi malvagia anzi, Malika è convinta che può riuscire e ci riprova. Fa passare un giorno e cerca un altro albero, un po più basso. Stavolta l'atterraggio è perfetto e la preda colta di sopresa non ha il tempo di reagire.

Chi arriva con l'intenzione di rubargli la preda? Sempre lui il leopardo maschio che sta diventando una vera ossessione. Malika stavolta non cede, non può funzionare sempre così. Rimane e cerca di imporsi. Non riesce a scacciare il rivale ma neanche lui riesce a farlo. Condividono il pasto, lei è riuscita a imporsi per una volta e probabilmente è solo l'inizio. Un altra giornata è finita nella valle del Luangwa , domani Malika riprenderà a deliziarci con le sue formidabili tecniche di caccia.

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