Giusformalismo e volontarismo

Giusformalismo e volontarismo

Il giusformalismo, fa riferimento ad un diritto universale ed immutabile, dove il dato unificante risulta essere la forma della conoscenza

Ora, diciamo che la forma ha tanti significati, nel pensiero filosofico classico, si parla di forma come

aspetto esteriore; nell'evoluzione del pensiero filosofico si arriva al concetto di una forma che si attiene al soggetto che osserva.

Kant dice che il cavallo non ha quattro gambe, una testa e due occhi per il fatto che è così, ma perché è il soggetto che tramite delle forme a priori gli conferisce tali qualità.

Il giusformalista afferma che chiunque osservi il diritto non può non classificarlo se non con delle medesime categorie a priori, LA FORMA, allora come categoria del pensiero diventa essenziale.

Egli non fa che rifarsi alla categoria kantiana della conoscenza, ed applicarla a quella del diritto. Egli in primo luogo distingue la conoscenza del diritto da quella generale. Prima di tutto si devono riconoscere le categorie tipiche del giurista, ed il giusformalismo di Stamler è unificante, perché per lui lo studioso del diritto deve conoscere queste categorie, per sistemare il diritto positivo.

In ogni luogo ed il ogni tempo, quindi per lui il diritto positivo, non è universale ed immutabile, ma lo è il metodo di conoscenza.

Ora lui individua queste categorie del pensiero, che secondo lui esistono a priori nella mente dell'osservatore, e che gli consentono di individuare quelle caratteristiche, quindi non sono ontologiche dell'oggetto, ma vengono date a quest'ultimo dal soggetto.

Stamler individua queste categorie:

ogni realtà giuridica è un dovere od un potere. La realtà a cui questo si riferisce è o un fatto o un effetto, o un soggetto od un oggetto.

Ogni fenomeno è o qualcosa di lecito o qualcosa di illecito.

Ciò che ha carattere universale è la conoscenza, che si basa ed avviene tramite le categorie. Il limite della teoria di Stamler è la rigidità ovvero il numero chiuso di tali categorie e soprattutto il fatto che esse siano date.

KELSEN

Il filosofo del diritto più importante è Kelsen.

Egli era un filosofo ed anche un giurista costituzionalista, e la sua elaborazione è particolarmente coerente, tranne una parte. Egli elaborala teoria pura del diritto, poiché il diritto non è puro, ma condizionato.

Per questo motivo, egli cerca di purificare il diritto, che a suo parere deve essere immutabile ed universale ma soprattutto PURO.