Apuleio: riassunto breve

Egli, ospite dell'amico Ponziano, aveva sposato la madre. Dopo la morte di Ponziano, Apuleio fu accusato dai parenti di aver sedotto la madre con filtri magici per prendere la sua ricchezza. Ottenne per un anno la carica di sacerdos provincae. È morto tra il 170 e il 190.

DE MAGIA E FLORIDA - Il De Magia, chiamata anche Apologia, è un'orazione giudiziaria, utilizzata per difendersi nel processo per magia, che poi è stata rielaborata per essere pubblicata. Nella prima parte si ritrova la difesa dalle accuse secondarie: ad esempio il fatto di aver scritto poesie d'amore o di utilizzare il dentifricio e lo specchio; rifiuta poi l'accusa di essere povero, per aver cercato di ottenere le ricchezze della moglie.

Dal capitolo 25 si ha la difesa dall'accusa di magia. Alla magia volgare infatti Apuleio contrappone una magia più nobile che è basata sul rapporto tra filosofo e realtà divina e consiste nell'avere più confidenza con gli dei e questo porta ad essere superiori su tutti gli altri uomini. L'opera termina con la prova del disinteresse di Apuleio, il quale legge il testamento di Pudentilla che nomina suo erede il figlio. L'Apologia è stata connotata dall'autore,soprattutto nella prima parte, in senso epidittico cita le opere di Platone e di Aristotele; introduce excursus sul valore della povertà e aneddoti; richiama i poeti latini arcaici. I Florida sono 23 estratti ricavati dai suoi discorsi epidittici. Gli argomenti trattati sono molto vari ed infatti Apuleio è conosciuto per la sua capacità di parlare di qualsiasi argomento. Gli altri trattati filosofici sono il De Platone et eius dogmate, dedicato alla biografia di Platone, e il De mundo, traduzione di un opera di Aristotele.

Le Metamorfosi - L'opera più importante di Apuleio è "Metamorfosi", chiamata anche l'asino d'oro. La trama del romanzo ha delle somiglianze con un'operetta di Luciano di Samosata, Lucio o l'asino: il romanzo di Apuleio è però molto più ampio grazie a delle novelle inserite all'interno della trama. L'opera fa riferimento alla fabula milesia, la quale presentava racconti leggeri e piacevoli; Apuleio invece non presenta queste caratteristiche. Dopo il proemio si ha la presentazione del protagonista Lucio (che narra in prima persona) che sta viaggiando in Ipata, città della Tessaglia, regione famosa per le maghe. Lucio vuole imparare l'arte della magia: aspetto della curiositas che gli porterà varie disavventure. A Ipata è ospitato da una maga e tramite la serva Fotide, con cui ha una relazione, riesce a provare le arti della padrona, ma per un errore viene trasformato in asino, invece che in uccello, e sa che per tornare come prima deve mangiare delle rose. Da qui inizia l'avventura di Lucio, che subisce peripezie di ogni genere. Dopo la metamorfosi egli viene catturato da una banda di briganti.

Costretto a portare carichi pesantissimi su un monte, qui sente da una vecchia la fabula di Amore e Psiche che occupa dall'ultima parte del IV libro fino a buona parte del VI. In una città di fantasia vivono un re e una regina che hanno tre figlie. L'ultima, Psiche, è così bella da far ingelosire Venere: la fanciulla viene posta su una roccia per diventare preda di un drago. Ma il figlio di Venere, Amore, si innamora di lei, la trasporta in un castello incantato e la sposa, visitandola solo la notte. Le sue due sorelle vanno nel castello e, invidiose, la portano a desiderare di vedere Amore, anche con la sua proibizione. Una notte lo spia addormentato nel letto e se ne innamora, ma una goccia di olio bollente caduta sulla lampada accesa sveglia Amore, che fugge via. Psiche disperata cerca l'amato ma deve superare 4 prove di Venere, tra le quali l'ultima è quella di scendere nel regno dei morti. Alla fine Amore la salva, si sposano e avranno una figlia chiamata Voluptas.