Umanesimo e Rinascimento - Riassunto storia

Umanesimo e Rinascimento - Riassunto storia

Nella storiografia....

....termine che designa il periodo storico e il movimento di pensiero fioriti in Italia e diffusisi nel resto dell'Europa nei secoli XV e XVI, caratterizzati dall'affermarsi di un nuovo ideale di vita e dal rifiorire degli studi e delle arti. In questo periodo la società frammentata di tipo feudale del Medioevo, basata soprattutto sull'economia agricola e su una vita intellettuale e culturale ispirata al pensiero religioso, si trasformò in una società dominata dalle istituzioni politiche centrali, che propugnavano un'economia commerciale di tipo urbano e il patrocinio laico nell'arte e nella letteratura.

STORIA DEL RINASCIMENTO: CARATTERISTICHE PRINCIPALI - Il Rinascimento italiano fu essenzialmente un fenomeno urbano, un prodotto cioè delle città che fiorirono nell'Italia centrale e settentrionale, quali Firenze, Ferrara, Milano e Venezia. Fu proprio la ricchezza di queste città, dovuta al periodo di grande espansione economica del XII e del XIII secolo, ad alimentare le conquiste culturali del Rinascimento. Il Medioevo non cessò bruscamente, anche se sarebbe errato considerare il Rinascimento come una sua mera continuazione.

L'UMANESIMO E IL RINASCIMENTO STORIA: ESPONENTI - I principali esponenti furono Niccolò Machiavelli e Francesco Gucciardini, i quali con le loro opere abbandonavano la visione degli storici medievali, legata a un concetto di tempo segnato dall'avvento di Cristo, per sviluppare un'analisi degli avvenimenti che ha origine da una concezione laica del tempo e dall'atteggiamento critico verso le fonti. Gli storici del Rinascimento rifiutavano la divisione cristiana della storia che doveva avere inizio con la Creazione, seguita dall'Incarnazione di Gesù Cristo e dal Giudizio Finale. La visione rinascimentale della storia esaltava il mondo greco e romano, condannava il Medioevo come un'era di barbari e proclamava la nuova epoca come quella della luce e della rinascita del classicismo.

Scienza e tecnologia: Il Rinascimento realizzò notevoli progressi nel campo della medicina e dell'anatomia. Alcuni dei più noti trattati greci di matematica furono tradotti nel XVI secolo, mentre venivano date alle stampe le opere di astronomia di Copernico, Tycho Brahe e Keplero. Verso la fine del XVI secolo, Galileo applicò i modelli matematici alla fisica. Lo studio della geografia venne trasformato dalla nuova conoscenza favorita dalle esplorazioni extraeuropee, ma anche in seguito alla prima traduzione delle opere di Tolomeo e Strabone.

In campo tecnologico, l'invenzione della stampa a caratteri mobili nel XV secolo rivoluzionò la diffusione del sapere. La nuova invenzione rese possibile aumentare la quantità di libri in circolazione, aiutò a eliminare gli errori di trascrizione e trasformò lo sforzo intellettuale in un'attività di confronto e di scambio piuttosto che di elaborazione solitaria.

La politica: il principio medievale secondo cui la preservazione della libertà, del diritto e della giustizia doveva costituire l'obiettivo centrale della vita politica venne ridimensionato, anche se non radicalmente, dai teorici rinascimentali, per i quali il compito primario del governo dello stato era mantenere la sicurezza e la pace. Machiavelli, senza dubbio il più originale e innovatore fra i pensatori politici del Rinascimento, sosteneva che la forza creativa ("virtù", ma intesa senza connotati morali) del principe rappresentava la chiave per il mantenimento sia della sua posizione sia del benessere dei suoi sudditi.

Le principali città-stato italiane diedero vita a stati regionali (vedi Signoria), ognuno dei quali cercava di espandersi a spese degli altri. L'unificazione territoriale su dimensione nazionale ebbe luogo anche in Spagna, in Francia e in Inghilterra.

L'UOMO DEL RINASCIMENTO -  Gli uomini di Chiesa del Rinascimento, soprattutto se di rango elevato, modellarono il proprio comportamento sull'etica della società laica. Le attività di papi, cardinali e vescovi si distinguevano ben poco da quelle dei grandi mercanti e dei principi. Il Cristianesimo rimase comunque un elemento vitale ed essenziale della cultura rinascimentale.

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