Napoleone dopo l’esilio nell’isole d’Elba

Napoleone dopo l’esilio nell’isole d’Elba

e l'odiata Prussia che metterà la firma nella sua sconfitta a Waterloo. Nel 1815 Napoleone scappa dall'isola d'Elba dove era in esilio e torna in Francia. Riprende il potere e scrive a tutte le teste coronate di Europa che lui vuole solo la pace e si terrà la Francia senza andare a caccia di nuove conquiste

I vari re che lo avevano cacciato tempo prima non gli credono e si alleano per cacciarlo definitivamente dalla Francia. Per la prima volta Napoleone si trova costretto a intraprendere una guerra difensiva. Contro di lui coalizzata tutta europa, Prussia, Austria, Russia, Inghilterra e Olanda.

Tutti questi esercizi singolarmente sono più deboli ma insieme possono sconfiggere Napoleone. Cosi questi decide di muoversi in anticipo. Deve impedire che questi eserciti possano riunirsi. Per esempio la Russia è molto lontana e già questo è un vantaggio. Nel Belgio ci sono vari esercizi stipati lungo la nazione, come olandesi, inglesi, prussiani. Napoleone entra e per primo nella sua strada trova l'esercito prussiano. Vince e gli sconfitti si ritirano ma non vengono inseguiti dall'esercito napoleonico che li da definitivamente in ritirata.

Gli altri eserciti insieme inglesi/olandesi/belgi/tedeschi sapendo della sconfitta prussiana si ritirano con dietro Napoleone voglioso di battaglia. Nella ritirata gli inglesi mandano un messaggere per chiede supporto alla Prussia. Il loro generale risponde che si metteranno subito in marcia per dare aiuto. Si arriva così alla battaglia di Waterloo, ultima di Napoleone. Inglesi e company sono assediati e i francesi sembrano li li per sfondare le linee nemiche ma dall'altro lato si trova una resistenza disperata.

Quando le cose sembrano mettersi al peggio, su un altro fronte arrivano i prussiani. Napoleone deve combattere su due fronti e manda altri battaglioni a fermare l'avanzata dei nuovi arrivati per impedire che si uniscano agli inglesi. Anche in questo fronte, a tratti i francesi avanzano a tratti arretrano con l'unico risultato che piano piano i vari battaglioni di Napoleone si riducono, come anche quelli prussiani.

Lo stallo da ambo i lati logora le forze rimaste in campo. I battaglioni che dovevano servire per dare l'assalto decisivo agli inglesi ormai non ci sono più,  sono invece consumati nello scontro dall'altro lato con la Prussia. Napoleone non ha più uomini necessari per continuare l'attacco a Waterloo e si ritira.

I prussiani mossi da un odio profondo, riducono i battaglioni francesi. Questa sarà la chiave della svolta

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