Latino: dall'autore Igino, opera Fabulae parte Licurgo
Lycurgus Dryantis filius Liberum de regno fugavit; quem cum negaret deum esse vinumque bibisset et ebrius matrem suam violare voluisset, tunc vites excidere est conatus, quod diceret illud malum medicamentum esse quod mentes immutaret | Licurgo, figlio di Driante, mandò via dal regno Libero; e poiché egli aveva contestato di essere un dio, aveva bevuto del vino e, alticcio, aveva desiderato violentare sua madre, allora provò ad intagliare le viti, visto che affermava che quellavversità era una cura per sostituire le menti |
Qui insania ab Libero obiecta uxorem suam et filium interfecit, ipsumque Lycurgum Liber pantheris obiecit in Rhodope, qui mons est Thraciae, cuius imperium habuit | Ed egli, per la pazzia scagliatagli da Libero, ammazzò sua moglie e il figlio, e Libero buttò lo stesso Licurgo con delle pantere sul Rodope, una catena di monti in Tracia, di cui era proprietario |
Hic traditur unum pedem sibi pro vitibus excidisse | Qui si narra che gli amputò un piede in risarcimento delle viti |