La logica era semplice: se i vivi dimenticavano i morti, questi avrebbero dimenticato i vivi. Bisognava onorare chi era venuto prima di loro ma le statue avevano un altro scopo, richiedere l'aiuto degli antenati per la protezione dalle forze ignote. Le statue sorgevano lungo la costa rivolte verso l'entroterra, rappresentavano il confine tra il mondo dei morti - l'oceano - e il mondo dei vivi.
L'importanza di questa usanza è sottolineata dal tempo e dalla fatica che investivano per intagliarli. Una singola statua poteva essere realizzata in circa 2 anni. Presso la cava di estrazione dell'isola, si intagliava dai lati un unico blocco. Poi si procedeva con la parte alta che rappresentava il volto del Moai - nella lingua nativa significa statua - e nel basso si lasciava una striscia sottile in grado di sorreggere il peso. Si toglieva anche questa striscia per metterci dei supporti in pietra.
Ora il blocco poteva essere portato giù lungo il pendio. Spostati di peso per circa 1 km, ma il terreno era così incidentato che non era raro le statue cadessero per terra prima di arrivare a destinazione. Li venivano abbandonati. Un lavoro di anni poteva essere sprecato in pochi secondi. Circa 1/3 dei blocchi che uscivano dalle cave raggiunse l'altare a cui erano destinati lungo la costa dell'isola.Una volta eretta la statua, per gli isolani era il compimento di un miracolo. Durante una cerimonia, venivano aggiunti gli occhi e la statua prendeva vita. Lo spirito degli antenati prendeva possesso della statua
UNA NUOVA RELIGIONE: L'UOMO UCCELLO
Centinaia sono stati abbandonati o fatti a pezzi, non sappiamo le motivazioni. Se dietro ci furono calamità naturali o la volontà degli abitanti. Nessuna rimase in piedi prima che fossero restaurate. Di certo, dopo secoli, gli isolani si rivolsero ad un tipo diverso di religione. Una religione che li potesse aiutare a sopravvire in un mondo diventato più difficile.
Gli abitanti si riunivano una volta l'anno per scegliere un abitante fra loro che fosse considerato un Dio vivente in tutta l'isola. Il nuovo Dio chiamato: uomo uccello, avrebbe regnato 12 mesi. A decidere chi sarebbe stato l'uomo uccello, il Dio vivente, sarebbe stata una competizione molto dura.
Una prova riservata ai guerrieri più valorosi, che si ripeteva ogni 12 mesi. I partecipantI dovevano partire dalla loro isola, scendere giù per uno strapiombo, nuotare per circa un km verso una isoletta rocciosa poco distante. Li nidificavano le rondini di mare. Una volta arrivati a nuoto dovevano raccogliere il primo uovo deposto nella colonia e tornare indietro. Ogni guerriero rappresentava un clan e il capo del clan che vedeva il guerriero vincitore, diveniva il Dio uomo uccello per 12 mesi.
Un rituale annuale costato molte vite. L'uomo uccello non aveva solo il potere religioso ma anche politico
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