Latino: dall'autore Virgilio, opera Eneide parte Libro 07 - GIUNONE ED ALLETTO
optato conduntur Thybridis alveo securi pelagi atque mei | Sicuri si nascondono nell'alveo desiderato del Tevere e del mio mare |
Mars perdere gentem immanem Lapithum valuit, concessit in iras ipse deum antiquam genitor Calydona Dianae, quod scelus aut Lapithis tantum aut Calydone merente | Marte potè rovinare la sellvaggia stirpe dei Lapiti, lo stesso padre degli dei concesse l'antica Calidone alle ire di Diana,essendo colpevole Calidone o i Lapiti quale sì grave delitto |
ast ego, magna Iovis coniunx, nil linquere inausum quae potui infelix, quae memet in omnia verti, vincor ab Aenea | Ma io, grande consorte di Giove, che sventurata nulla potei lasciare non osato, che mi rivolsi ad ogni cosa, son vinta da Enea |
Maybe you might be interested
Virgilio, Eneide: Libro 01 - IL DISCORSO DI ILIONEO
Latino: dall'autore Virgilio, opera Eneide parte Libro 01 - IL DISCORSO DI ILIONEO
quod si mea numina non sunt magna satis, dubitem haud equidem implorare quod usquam est: flectere si nequeo superos, Acheronta movebo | Che se le mie potenze non sono abbastanza grandi, non dubiterei certo di chiedere uno dovunque sia;se non posso piegare i celesti, muoverò l'Acheronte |
non dabitur regnis, esto, prohibere Latinis, atque immota manet fatis Lavinia coniunx: at trahere atque moras tantis licet addere rebus, at licet amborum populos exscindere regum | Non si concederà, e sia1, bloccare i regni latini,e inamovibile per i fati resta Lavinia come moglie:ma si può tirare ed aggiungere indugi a cose sì grandi, ma si può disgiungere i popoli dei due re |
Maybe you might be interested
Virgilio, Eneide: Libro 03 - LA TERRA D’ITALIA
Latino: dall'autore Virgilio, opera Eneide parte Libro 03 - LA TERRA D’ITALIA
hac gener atque socer coeant mercede suorum: sanguine Troiano et Rutulo dotabere, virgo, et Bellona manet te pronuba | A questo prezzo dei loro s'uniscano genero e suocero: avrai in dote sangue troiano e rutulo, ragazza, Bellona ti resta pronuba |
nec face tantum Cisseis praegnas ignis enixa iugalis; quin idem Veneri partus suus et Paris alter, funestaeque iterum recidiva in Pergama taedae | Neppure solo Cisseide pregna tanto di fiamma partorì fuochi nuziali anzi lo stesso suo partorito, altro Paride, per Venere e funeste siano di nuovo le fiaccole (nuziali) per Pergamo rediviva |
Maybe you might be interested
Virgilio, Eneide: Libro 03 - I SACRI PENATI
Latino: dall'autore Virgilio, opera Eneide parte Libro 03 - I SACRI PENATI
' Haec ubi dicta dedit, terras horrenda petivit; luctificam Allecto dirarum ab sede dearum infernisque ciet tenebris, cui tristia bella iraeque insidiaeque et crimina noxia cordi | Come espresse queste parole, spaventosa si diresse a terra; chiama dalle tenebre infernali, la sede delle dee crudeli, la luttuosa Alletto, cui stanno a cuore le tristi guerre, le ire, le insidie ed i delitti colpevoli |
odit et ipse pater Pluton, odere sorores Tartareae monstrum: tot sese vertit in ora, tam saevae facies, tot pullulat atra colubris | Lo stesso padre Plutone odia il mostro, l'odiano le sorelle tartaree: si trasforma in tante facce, volti così crudeli, nera pullula di tanti serpenti |
Maybe you might be interested
Virgilio, Eneide: Libro 02 - IL TERRIBILE ANNUNCIO DI PANTO
Latino: dall'autore Virgilio, opera Eneide parte Libro 02 - IL TERRIBILE ANNUNCIO DI PANTO
quam Iuno his acuit verbis ac talia fatur: 'hunc mihi da proprium, virgo sata Nocte, laborem, hanc operam, ne noster honos infractave cedat fama loco, neu conubiis ambire Latinum Aeneadae possint Italosve obsidere finis | E Giunone la spronò con queste parole e così dice: ora dammi, ragazza figlia della Notte, la tua speciale attività, questo lavoro, perché il nostro onore o la fama infranta si ritiri dal paese, né con matrimoni gli Eneadi possano circuire Latino ed occupare i territori italici |