Si tratta di una delle opere più note di Parmigianino è lo stesso Vasari ricorda il dipinto come "cosa rarissima".
L'invenzione più spettacolare è quella del cavallo, che, diretta filiazione dei monumenti equestri studiati a Roma, si libera di qualsiasi connotazione naturalistica e rinunciando anche agli elementi proporzionali si erge in una posa irrigidita e insieme dinamica, come travolto da un vento impetuoso, che accede al piano del simbolo e dell'eleganza manierista pienamente raggiunta dall'artista