Acquazzone improvviso sul ponte Shin-Ohashi ad Atake - Utagawa Hiroshige, 1857

Acquazzone improvviso sul ponte Shin-Ohashi ad Atake - Utagawa Hiroshige, 1857

Quando, Dopo secoli d'isolamento, il Giappone aprì le frontiere all'occidente, le stampe giapponesi ebbero una profonda influenza sull'arte europea della seconda metà del XIX secolo. Gli artisti europei progressisti, sempre alla ricerca di fonti d'ispirazione, rimasero colpiti dai colori vivaci e dalla freschezza delle stampe, a cui si affiancò la scoperta della cultura che le aveva prodotte

la semplicità delle stampe, che attirava l'ammirazione degli europei, era in parte una risposta pratica alla complessità del procedimento, che richiedeva il contributo collaborativo di un editore, un artista, un incisore e uno stampatore. Il progetto, realizzato su materiale cartaceo, veniva trasferito da un abile incisore su una matrice di legno di ciliegio, quindi interveniva uno stampatore per produrre la stampa.

LE IMMAGINI DEL MONDO FLUTTUANTE (Ukiyo-e)

Le stampe più popolari erano le ukiyo-e "immagini del mondo fluttuante": un universo incentrato sugli svaghi edonistici dei quartieri del piacere delle principali città, con i loro teatri kabuki, le case del tè, i bordelli, gli spettacoli pirotecnici e i tornei di sumo. Rappresentavano generalmente attori, geishe e cortigiane, soggetti ai quali in seguito si aggiunsero paesaggi e scenari urbani, inizialmente utilizzati come sfondo, poi elevati a un genere indipendente.

Hiroshige era originario di Edo, la città che avrebbe assunto il nome di Tokyo nel 1868, quando la capitale  fu spostata da Kyoto. L'artista rappresentò la sua città natale in ogni stagione e condizione atmosferica. Acquazzone improvviso appartiene alla sua magistrale ultima collezione di stampe: 100 famose vedute di Edo

L'opera evoca la forza di una tempesta estiva che si scaglia da un cielo cupo con un ingegnosa rappresentazione dello scroscio d'acqua. Come molti altri artisti giapponesi, non fece uso della prospettiva geometrica così amata dagli occidentali e preferì impiegare alcuni artifici, come il ponte e un punto di osservazione alto per ricreare un senso di profondità. Il connubio di questi elementi, insieme alla straordinaria semplicità delle figure che precedono curve sotto cappelli e ombrelli, diedero vita una scena estremamente convincente e insieme affascinante

I paesaggi di Utagawa Hiroshige

l’attore Ichikawa Danjuro VII nel ruolo di Kan Shojo - Utagawa Kunisada

lavoro di cucito (Hari shigoto) - Kitagawa Utamaro

il ponte di Bagnara Calabra che si attraversa tre volte

Hikone byobu - il paravento a sei ante

pescatrice di perle con piovra - xilografia shunga di Hokusai