Vitruvio, De Architectura: Libro 03, 09.15

Vitruvio, De Architectura: Libro 03, 09.15

Latino: dall'autore Vitruvio, opera De Architectura parte Libro 03, 09.15
[9] Ergo si convenit ex articulis hominis numerum inventum esse et ex membris separatis ad universam corporis speciem ratae partis commensus fieri responsum, relinquitur, ut suscipiamus eos, qui etiam aedes deorum inmortalium constituentes ita membra operum ordinaverunt, ut proportionibus et symmetriis separatae atque universae convenientesque efficerentur eorum distributiones

Caput Secundum [1] Aedium autem principia sunt, e quibus constat figurarum aspectus; et primum in antis, quod graece naos en parastasin dicitur, deinde prostylos, amphiprostylos, peripteros, pseudodipteros, hypaethros

Horum exprimuntur formationes his rationibus

[2] In antis erit aedes, cum habebit in fronte antas parietum qui cellam circumcludunt, et inter antas in medio columnas duas supraque fastigium symmetria ea conlocatum, quae in hoc libro fuerit perscripta
[9] Dunque se si concorda che il numero è stato trovato secondo le articolazioni dell'uomo e che tra le singole membra fino all'intera figura del corpo esiste la corrispondenza della simmetria, si deduce, cosicché ammiriamo quelli, che anche costruendo le sedi degli dei immortali disposero le parti delle opere così, che si realizzassero con proporzioni e simmetrie le loro adeguate disposizioni sia separate sia intere

Capitolo Secondo [1] Ci sono poi gli elementi dei templi, da cui risulta l'aspetto delle tipologie; e dapprima (quello) in antis, il che in greco è detto naos en parastasin, poi il prostilo, l'anfiprostilo, il periptero, il pseudodiptero, l'ipetros

Le loro caratteristiche sono evidenziate da questi elementi

[2] Il tempio sarà in antis, quando avrà sulla facciata le ante delle pareti che racchiudono la cella, e fra le ante nel centro due colonne e sopra un fastigio messo con quella simmetria, che sarà stata descritta in questo volume
Huius autem exemplar erit ad Tres Fortunas ex tribus quod est proxime portam Collinam

[3] Prostylos omnia habet quemadmodum in anmmmm in antisum in antis, columnas in antis columnas autem contra antas antas angularesulares angularesngulareslaress angulares duas supraque epistylia, modummmdumet in antis, et dextra ac quemadmodum et in antis et dextra ac sinistra in versuris singulaingulaingula singula

Huius exemplar est singula

Huius exemplar est in insula Tiberina in aedee Iovis est in insula Tiberina in aede na in aede Iovis et Fauni; [4] Amphiprostylos omnia habet ea, quae prostylos, praetereaque habet in postico ad eundem modum columnas et fastigium

[5] Peripteros autem erit, quae habebit in fronte et postico senas columnas, in lateribus cum angularibus undenas
Un suo esemplare poi si troverà presso i Tre (templi) Fortuna fra i tre quello che è vicino alla porta Collina

[3] Il prostilo ha tutti gli elementi come (quello) in antis, due colonne angolari invece di fronte alle ante e sopra gli epistili, come anche anche anche anch anche anche anche anche comeanche anche anche anche anche anche (quello) in antis, e a destra e a sinistra parti singole nelle cantonate

Un esempio di questo è nell'isola Tiberina nel tempio di Giove e di Fauno

[4] L'anfiprostilo ha tutti questi elementi, quelli del prostilo, ed inoltre ha nella parte posteriore colonne e fastigio come verso il davanti

[5] Sarà periptero poi, quello che avrà sul frontone e nella parte posteriore sei colonne, undici sui lati con le angolari
Ita autem sint hae columnae conlocatae, ut intercolumnii latitudinis intervallum sit a parietibus circum ad extremos ordines columnarum, habeatque ambulationem circa cellam aedis, quemadmodum est in porticu Metelli Iovis Statoris Hermodori et ad Mariana Honoris et Virtutis sine postico a Mucio facta

[6] Pseuodipteros autem sic conlocatur, ut in fronte et postico sint columnae octonae, in lateribus cum angularibus quinae denae

Sint autem parietes cellae contra quaternas columnas medianas in fronte et postico

Ita duorum intercolumniorum et unae crassitudinis columnae spatium erit ab parietibus circa ad extremos ordines columnarum

Huius exemplar Romae non est, sed Magnesiae Dianae Hermogenis Alabandei et Apollinis a Menesthe facta
Queste poi siano messe così, che ci sia lo spazio della larghezza d'intercolonna alle pareti intorno alle ultime file delle colonne, e abbia un corridoio intorno alla cella del tempio, come si trova nel portico di Metello (quello) di Giove Statore di Ermodoro e di Onore e Virtù presso la tomba di Mario fatta da Mucio senza parte posteriore

[6] Lo pseudoperitero invece è posizionato così, che sulla facciata e nella parte posteriore ci siano otto colonne, sui lati quindici con le angolari

Le pareti della cella poi siano di fronte a quattro colonne centrali sul frontone e nella parte posteriore

Così lo spazio dalle pareti fino intorno alle ultime file delle colonne sarà di due intercolonne e dell'ampiezza di una colonna

Un esemplare di questo non è a Roma, ma a Magnesia (nel tempio) di Diana di Ermogene di Alabanda e di Apollo fatto da Meneste

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Vitruvio, De Architectura: Libro 10, 1.4
Vitruvio, De Architectura: Libro 10, 1.4

Latino: dall'autore Vitruvio, opera De Architectura parte Libro 10, 1.4

[7] Dipteros autem octastylos et pronao et postico, sed circa aedem duplices habet ordines columnarum, uti est aedis Quirini dorica et Ephesi Dianae ionica a Chersiphrone constituta

[8] Hypaethros vero decastylos est in pronao et postico; Reliqua omnia eadem habet quae dipteros, sed interiore parte columnas in altitudine duplices, remotas a parietibus ad circumitionem ut porticus peristyliorum

Medium autem sub divo est sine tecto

Aditus valvarum et utraque parte in pronao et postico

Huius item exemplar Romae non est, sed Athenis octastylos et templo Olympio

Caput Tertium [1] Species autem aedium sunt quinque, quarum ea sunt vocabula: pycnostylos, id est crebris columnis; systylos paulo remissioribus; diastylos amplius patentibus; rare quam oportet inter se diductis araeostylos; eustylos intervallorum iusta distributione
[7] Il diptero poi con otto colonne sia nel pronao sia nella parte posteriore, ma intorno al tempio ha una duplice fila di colonne, come è il tempio dorico di Quirino e ionico di Diana ad Efeso costruiti da Chersifrone

[8] L'ypetros invece è di dieci colonne nel pronao e nella parte posteriore

Ha tutte le altre caratteristiche del diptero, ma nella parte interna colonne duplici in altezza, lontane dalle pareti fino ad un'ampiezza come il portico dei peristili

Al centro poi all'aria aperta è senza tetto

Anche un esemplare di questo non è a Roma, ma ad Atene con otto colonne e nel tempio Olimpio

Capitolo Terzo [1] Cinque sono poi i tipi di templi, di cui questi sono i nomi: picnostilo, cioè con fitte colonne; sistilo con quelle poco più distanziate; diastilo con quelle che s'estendono più ampiamente; l'areostilo con quelle messe distanziatamene tra loro quanto occorre; l'eustilo con un'adeguata distribuzione degli spazi
[2] Ergo pycnostylos est, cuius intercolumnio unius et dimidiatae columnae crassitudo interponi potest, quemadmodum est divi Iulii et in Caesaris foro Veneris et si quae aliae sic sunt compositae

Item systylos est, in quo duarum columnarum crassitudo in intercolumnio poterit conlocari, et spirarum plinthides aeque magnae sint et spatio, quod fuerit inter duas plinthides, quemadmodum est Fortunae Equestris ad theatrum lapideum reliquaeque, quae eisdem rationibus sunt conpositae

Haec utraque genera vitiosum habent usum

[3] Matres enim familiarum cum ad supplicationem gradibus ascendunt, non possunt per intercolumnia amplexae adire, nisi ordines fecerint; item valvarum adspectus abstruditur columnarum crebritate ipsaque signa obscurantur; item circa aedem propter angustias inpediuntur ambulationes
[2] Poi c'è il picnostilo, nel cui intercolonnato può essere interposta l'ampiezza di una colonna e mezza, come è (in quello) del divino Giulio e di Venere nel foro di Cesare e se ci sono alcuni altri così composti

Inoltre sistilo è, (quello) in cui l'ampiezza di due colonne potrà essere collocata nell'intercolonnato, e i plinti delle basi siano ugualmente grandi anche nello spazio, che ci sarà fra i due plinti, come si trova (in quello) della Fortuna Equestre presso il teatro di pietra e gli altri, che sono stati costruiti con gli stessi sistemi

Entrambi questi modelli hanno un uso difettoso

[3] Infatti le madri di famiglia quando salgono sui gradini per la supplica, non possono passare unite attraverso gli intercolonnati, se non abbiano fatto le file; anche la vista dei battenti è ostacolata dalla frequenza delle colonne e le statue stesse vengono nascoste; anche intorno al tempio a causa delle strettoie sono impedite le passeggiate

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Vitruvio, De Architectura: Libro 07, 05, 1.8
Vitruvio, De Architectura: Libro 07, 05, 1.8

Latino: dall'autore Vitruvio, opera De Architectura parte Libro 07, 05, 1.8

[4] Diastyli autem haec erit conpositio, cum trium columnarum crassitudiinem intercolumnio interponere possumus

Tamquam est Apollinis et Dianae aedis

Haec dispositio hanc habet difficultatem, quod epistylia propter intervallorum magnitudinem franguntur

[5] In araeostylis autem nec lapideis nec marmoreis epistyliis uti datur, sed inponendae de materia trabes perpetuae

Et ipsarum aedium species sunt varicae, barycephalae, humiles, latae, ornaturque signis fictilibus aut aereis inauratis earum fastigia tuscanico more, uti est ad Circum Maximum Cereris et Herculis Pompeiani, item Capitoli

[6] Reddenda nunc est eustyli ratio, quae maxime probabilis et ad usum et ad speciem et ad firmitatem rationes habet explicatas
[4] Poi questa sarà la struttura del diastilo, quando possiamo mettere nell'intercolonnato l'ampiezza di tre colonne

Come è del tempio di Apollo e Diana

Questa disposizione ha questa difficoltà, che gli epistili sono spezzati a causa della grandezza delle distanze

[5] Negli areostili poi non è concesso usare epistili né di pietre né di marmi, ma forti travi continue di legno

E gli aspetti dei templi stessi sono tozzi, larghi, modesti, bassi, ed è ornato con fregi di terracotta o i loro fastigi secondo l'uso toscano con bronzi dorati, come è presso il Circo Massimo (quello) di Cerere e di Ercole di Pompeo, anche del Campidoglio

[6] Ora bisogna spiegare lo stile dell'eustilo, che ha validi canoni apprezzabile soprattutto sia per l'uso sia per l'aspetto e la solidità
Namque facienda sunt in intervallis spatia duarum columnarum et quartae partis columnae crassitudinis, mediumque intercolumnium unum, quod erit in fronte, alterum, quod in postico, trium columnarum crassitudine

Sic enim habebit et figurationis aspectum venustum et aditus usum sine inpeditionibus et circa cellam ambulatio auctoritatem

[7] Huius autem rei ratio explicabitur sic

Frons loci quae in aede constituta fuerit, si tetrastylos facienda fuerit dividatur in partes XI s praeter crepidines et proiecturas spirarum; si sex erit columnarum, in partes XVIII; si octostylos constituetur, dividatur in XXIV et semissem

Item ex his partibus sive tetrastyli sive hexastyli sive octostyli una pars sumatur, eaque erit modulus

Cuius moduli unius erit crassitudinis columnarum
Infatti bisogna creare negli intervalli gli spazi di due colonne e dell'ampiezza della quarta parte di una colonna, e uno centrale degli intercolonnati, che sarà sulla facciata, l'altro, quello nella parte posteriore, con l'ampiezza di tre colonne

Infatti così avrà sia l'antico aspetto della configurazione sia l'uso dell'accesso senza impedimenti e il passeggio intorno alla cella (avrà) prestigio

[7] Così poi si spiegherà il metodo di questa costruzione

La facciata dello spazio che sarà stata stabilita sul tempio, se dovrà essere fatto tetrastilo sia diviso in undici parti eccetto i plinti e le sporgenze delle basi; se sarà di sei colonne, in 18 parti; se sarà costruito octostilo, sia diviso in 24 e mezzo

Anche fra queste divisioni sia del tetrastilo sia dell'esastilo sia dell'octostilo sia presa una parte, ed essa sarà il modulo

Il cui modulo di unità sarà dell'ampiezza delle colonne
Intercolumnia singula, praeter media, modulorum duorum et moduli quartae partis; mediana in fronte et postico singula ternum modulorum

Ipsarum columnarum altitudo modulorum VIIII et dimidiae moduli partis

Ita ex ea divisione intercolumnia altitudinesque columnarum habebunt iustam rationem

[8] Huius exemplar Romae nullum habemus, sed in Asia Teo hexastylon Liberi Patris

Eas autem symmetrias constituit Hermogenes, qui etiam primus invenit exostylon pseudodipterive rationem

Ex dipteri enim aedis symmetriae distulit interiores ordines columnarum XXXIV eaque ratione sumptus operasque compendii fecit

Is in medio ambulationi laxamentum egregie circa cellam fecit de aspectuque nihil inminuit, sed sine desiderio supervacuorum conservavit auctoritatem totius operis distributione
I singoli intercolonnati, eccetto quelli centrali, di due moduli e della quarta parte di modulo; sulla facciata centrale e nella parte posteriore i singoli di tre moduli

L'altezza dei moduli delle colonne stesse di 9 parti e mezze del modulo

Così da questa divisione gli intercolonnati e le altezze delle colonne avranno la giusta proporzione

[8] Nessun esemplare di questo abbiamo a Roma, ma in Asia a Teo l'esastilo del Padre Libero

Poi stabilì queste simmetrie Ermogene, che per primo scoprì anche il sistema exostylon e dello pseudodiptero

Infatti eliminò della simmetria del tempio diptero le file interne delle 34 colonne e per questo motivo realizzò costi e lavori di risparmio

Egli intorno alla cella fece egregiamente nel centro un allargamento per il passaggio e non sminuì nulla circa l'aspetto, ma senza ricerca del superfluo conservò il pregio nella disposizione di tutta l'opera
[9] Pteromatos enim ratio et columnarum circum aedem dispositio ideo est inventa, ut aspectus propter asperitatem intercolumniorum habeat auctoritatem, praeterea, si ex imbrium aquae vis occupaverit et intercluserit hominum multitudinem, ut habeat in aede circaque cellam cum laxamento liberam moram

Haec autem ut explicantur in pseudodipteris aedium dispositionibus

Quare videtur acuta magnaque sollertia effectus operum Hermogenis fecisse reliquisseque fontes, unde posteri possent haurire disciplinarum rationes

[10] Aedibus araeostylis columnae sic sunt faciendae, uti crassitudines earum sint partis octavae ad altitudines

Item in diastylo dimetienda est altitudo columnae in partes octo et dimidium, et unius partis columnae crassitudo conlocetur

In systylo altitudo dividatur in novem et dimidiam partem, et ex eis una ad crassitudinem columnae detur
[9] Infatti fu inventato il sistema di colonne laterali e quindi la disposizione delle colonne intorno al tempio, affinché l'aspetto a causa del rigore degli intercolonnati avesse prestigio, inoltre, se la forza dell'acqua delle piogge avesse raccolto e avesse racchiuso una moltitudine di persone, affinché con l'allargamento fornisca una comoda attesa nel tempio intorno alla cella

Queste cose poi cosicché siano esplicate nelle disposizioni pseudodiptere dei templi

Perciò l'acuto e grande ingegno del risultato delle opere di Ermogene sembra aver creato e aver lasciato i criteri, da dove i posteri possano trarre i metodi delle conoscenze

[10] Nei templi areostili le colonne devono essere fatte così, che le loro ampiezze siano dell'ottava parte secondo l'altezza

Anche nel diastilo l'altezza della colonna è dimezzata in otto parti e mezze, l'ampiezza sia disposta della porzione di una colonna

Nel sistilo l'altezza sia divisa in nove parti e mezze e di queste una sia data all'ampiezza della colonna
Item in pycnostylo dividenda est altitudo in decem, et eius una pars facienda est columnae crassitudo

Eustyli autem aedis columnae, uti systyli, in novem partibus altitudo dividatur et dimidiam partem, et eius una pars constituatur in crassitudine imi scapi

Ita habebitur pro rata parte intercolumniorum ratio

[11] Quemadmodum enim crescunt spatia inter columnas, proportionibus adaugendae sunt crassitudinis scaporum

Namque si in araeostylo nona aut decima pars crassitudinis fuerit, tenuis et exilis apparebit, ideo quod per latitudinem intercolumniorum aer consumit et inminuit aspectu scaporum crassitudinem

Contra vero pycnostylis si octava pars crassitudinis fuerit, propter crebritatem et angustias intercolumniorum tumidam et invenustam efficiet speciem

Itaque generis operis oportet persequi symmetrias
Anche nel pycnostilo bisogna dividere l'altezza in dieci, e di esso una parte deve costituire l'ampiezza della colonna

Le colonne del tempio eustilo poi, come del sestilo, l'altezza sia divisa in nove parti e mezze, e una sua parte sia costituita nell'ampiezza del basso fusto

Così si avrà un sistema di intercolonnati secondo una proporzione fissa

[11] Infatti come crescono gli spazi fra le colonne, bisogna aumentare con le proporzioni dell'ampiezza dei fusti

Infatti se nell'areostilo ci sarà stata la nona o la decima parte dell'ampiezza, apparirà leggera e sottile, ciò perché il vuoto degli intercolonnati attraverso la larghezza riduce e diminuisce alla vista l'ampiezza dei fusti

Al contrario invece il pycnostilo se ci sarà l'ottava parte dell'ampiezza, a causa della densità e delle angustie degli intercolonnati renderà l'aspetto pesante e sgraziato

Dunque occorre seguire le simmetrie del tipo di costruzione
Vitruvio, De Architectura: Libro 02, 1.5

Vitruvio, De Architectura: Libro 06, 01, 1.12

Vitruvio, De Architectura: Libro 06, 1.7

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Vitruvio, De Architectura: Libro 05, 07

Vitruvio, De Architectura: Libro 10, 13, 1.8