Latino: dall'autore Virgilio, opera Eneide parte Libro 12 - LE IMPRESE DI TURNO
dum trahitur pendetque iugis, hunc lata retectum lancea consequitur rumpitque infixa bilicem loricam et summum degustat vulnere corpus | Mentre vien trascinato e pende dalla biga, la larga lancia lo raggiunge scoperto e conficcatasi rompe la corazza intessuta ed assapora con una ferita la superficie del corpo |
ille tamen clipeo obiecto conversus in hostem ibat et auxilium ducto mucrone petebat, cum rota praecipitem et procursu concitus axis impulit effunditque solo, Turnusque secutus imam inter galeam summi thoracis et oras abstulit ense caput truncumque reliquit harenae | Egli però voltatosi ed opposto lo scudo andava contro il nemico e sguainato il pugnale cercava aiuto, quando la ruota lo buttò a capofitto e risucchiato dalla corsa dell'asse e lo riversa al suolo, Turno raggiuntolo tra l'estremità dell'elmo ed i bordi della sommità della corazza mozzò con la spada la testa e lasciò il tronco alla sabbia |