Verità storiche distorte per la fine del mondo nell’anno mille

verità storiche distorte per la fine del mondo nell’anno mille

arrivate fino a noi false credenze sulla paura degli abitanti dell'epoca, colpevolmente sostenute da cronisti postumi, che ne hanno sostenuto con i loro scritti l'errata fondatezza

In una bolla papale rinvenuta del 31 dicembre 999 papa Silvestro II conferma i privilegi ad un abate del monastero tedesco di Fulda. Proprio allo scoccare del nuovo millennio.

In un mese imprecisato del 999 due fratelli prendono in affitto un pezzo di terra dall'abate di Marziano di Tortona. Redatto con un contrato d'affitto, il documento conferma la concessione del terreno a determinate condizioni per la durata di 29 anni.

In data 3 ottobre 999 l'imperatore ottone III va a Roma e qui incontra i monaci di Farva, un monastero imperiale. Vogliono che l'imperatore riconosca loro il diritto di eleggersi un loro abate senza che venga nominato direttamente da questi. L'imperatore acconsente, confermando il privilegio in eterno.

Nessuno tra i cronisti di quei tempi, che facevano ogni anno la sintesi degli avvenimenti più importanti, parla mai della folle paura del popolo circa l'imminente arrivo dell'anno mille.

Questi sono solo alcuni delle prove che testimoniano lo svolgersi regolare della vita nell'anno 999.

In passato c'erano stati sporadici tentativi di ricordare alla folla che l'arrivo della fine era vicina ma la questione non prendeva mai piede. Le leggende nascevano sempre dal basso ma non sfondavano nel pensiero dell'alta società soprattutto nei religiosi che sapevano bene, come dalle sacre scritture, che non poteva essere predetta una data per la fine del mondo.

Una chiara citazione arriva dal Vangelo di Matteo 24-36 "Quanto a quel giorno e a quell'ora, però, nessuno lo sa, neanche gli angeli del cielo e neppure il Figlio, ma solo il Padre."

il grande Giudizio Universale - Pieter Paul Rubens il grande Giudizio Universale - Pieter Paul Rubens