Tertulliano: riassunto

Tertulliano: riassunto

Anche sulla vita di Tertulliano abbiamo poche notizie visto che le notizie presenti nelle sue pere sono davvero poche

Sappiamo qualcosa grazie a Gerolamo, come ad esempio che nacque a Cartagine da una famiglia pagana e agiata, e la qual cosa gli consentì di ottenere una buona formazione in molti campi diversi, come diritto, filosofia e persino medicina. Abbiamo solamente una data certa nella sua vita, il 197 d.C., anno di pubblicazione dell'Apologeticum. Con tutta probabilità la conversione al cristianesimo, di cui non sappiamo nulla, è da collocarsi qualche anno prima, mentre tutte le altre opere sono successive a questo avvenimento, in quanto testimoniano una battaglia in difesa della nuova religione contro il paganesimo e contro le eresie. Subì, ad ogni modo, il fascino di un eretico, Montano, che predicava l'avvento del regno dello Spirito Santo poco prima della fine del mondo e avrebbe accolto solo i giusti.

L'adesione di Tertulliano alla dottrina eretica non fu dovuta a particolari motivazioni dottrinali: è certo che l'autore subì il fascino del particolare modo di vivere dei suoi aderenti, che predicavano e praticavano una morale ascetica e una condotta tutta fatta di rinunce. E ne rimase affascinato al punto tale da voler andare anche oltre la regola montanista fondando una sua setta, quella dei tertullianisti.

L'apologeta Nessuna delle opere di Tertulliano è impostata come un pacato e discorsivo confronto di idee: i toni risultano essere sempre molto accesi e aggressivi, con il risultato che anche quando lo scrittore cerca di difendersi da qualche accusa, la difesa diventa essenzialmente un attacco.

Una vis polemica del genere è sicuramente dovuta al suo temperamento e a uno spirito instabile che trova sfogo proprio nella battaglia contro il paganesimo, condotto sia sul piano giuridico che morale e politico. Contro la magistratura romana e più in generale il potere politico, Tertulliano condanna prima di tutto la discriminazione non giustificata nei confronti dei cristiani. Così quando questi vengono accusati, per esempio, ad essi non è concesso difendersi, oppure ancora per dimostrare i presunti crimini dei cristiani non si fanno indagini o ricerche di alcun tipo. Il tono diventa sempre più aspro quando si affrontano proprio i capi d'accusa, che spesso per i cristiani sono tra i più infamanti, come l'infanticidio e l'incesto: durante le riunioni segrete si svolgerebbero dei riti in cui verrebbero sacrificati bambini e nei banchetti si praticherebbero accoppiamenti incestuosi.