Latino: dall'autore Terenzio, opera Adelphoe parte Actus IV, 610-634
" sensi ilico id illas suspicari, sed me reprehendi tamen nequid de fratre garrulae illi dicerem ac fieret palam | «Stammi bene, goditi quella che ti piace» |
nunc quid faciam | Ho capito subito che loro avevano quel sospetto, ma comunque mi son ripreso per non lasciarmi sfuggire qualcosa su mio fratello con quella pettegola e rendere la faccenda di dominio pubblico |
dicam fratris esse hanc | Ma adesso che farò |
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Terenzio, Adelphoe: Actus III, 355-434
Latino: dall'autore Terenzio, opera Adelphoe parte Actus III, 355-434
quod minume est opus [625] usquam ecferri | Dirò che è la donna di mio [625] fratello |
ac mitto; fieri potis est ut nequa exeat | Che si sappia in giro è l'ultima cosa di cui c'è bisogno |
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Terenzio, Adelphoe: Actus I, 81-140
Latino: dall'autore Terenzio, opera Adelphoe parte Actus I, 81-140
ipsum id metuo ut credant | Ma lasciamo perdere: può darsi che la cosa non trapeli: quello che temo è che loro ci credano |
tot concurrunt veri similia: egomet rapui ipse, egomet solvi argentum, ab me abducta est domum | Ci sono tante coincidenze: sono io che l'ho rapita, io che ho versato il denaro, è stata portata a casa mia |
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Terenzio, Adelphoe: Actus IV, 540-591
Latino: dall'autore Terenzio, opera Adelphoe parte Actus IV, 540-591
haec adeo mea culpa fateor fieri | E poi confesso che io una colpa ce l'ho |
non me hanc rem patri, utut erant gesta indicasse | Quella di non aver spiegato a mio padre come erano andate le cose |
exorassem ut eam ducerem | Dovevo scongiurarlo che me la lasciasse sposare |