Frattura o continuità? Per lungo tempo il dibattito sul rapporto fra Medioevo, Rinascimento ed età moderna si è posto in questi termini
Esponi il tuo motivato parere, tenendo in considerazione anche le tesi espresse dalla storiografia contemporanea. Il concetto di rinascimento o rinascita, come “seconda nascita” dell'uomo, riacquisto di virtù e di valori temporaneamente dimenticati, ha un'origine religiosa.
Nel Nuovo Testamento, è corrente l'immagine della “nascita dell'uomo nuovo” dopo la venuta di Cristo, mentre nel medioevo il riferimento è diretto alla “seconda nascita” che si realizza nell'unione con Dio dopo la morte. Gli scrittori italiani dei sec. XIV e XV fanno ricorso a questo concetto d'origine religiosa per esprimere la loro consapevolezza del contrasto fra la trascorsa “media aetas”, il medioevo, e il “praesens tempus”:
rozza e puerile la prima, colto e maturo il secondo. Il medioevo appariva ormai irrimediabilmente come un'età di degradazione, nella quale lo spirito umano aveva sofferto un lungo offuscamento. L'idea che, a partire da un certo momento, fosse sbocciata una nuova primavera e sorta una nuova civiltà conobbe immediata fortuna nell'ambito della cultura letteraria e delle arti figurative.