Seneca, Naturales Quaestiones: Libro 04; 02,06- 02,10

Seneca, Naturales Quaestiones: Libro 04; 02,06- 02,10

Latino: dall'autore Seneca, opera Naturales Quaestiones parte Libro 04; 02,06- 02,10

[2,6] Inter miracula fluminis incredibilem incolarum audaciam accepi: bini parvula navigia conscendunt, quorum alter navem regit, alter exhaurit; deinde multum inter rapidam insaniam Nili et reciprocos fluctus volutati tandem tenuissimos canales tenent, per quos angusta rupium effugiunt et, cum toto flumine effusi, navigium ruens manu temperant magnoque spectantium metu in caput missi, cum iam adploraveris mersosque atque obrutos tanta mole credideris, longe ab eo, in quem cediderunt, loco navigant tormenti modo missi; nec mergit illos cadens unda sed planis aquis tradit [2,6] Ho sentito dire che fra le meraviglie del fiume si trova la straordinaria audacia degli abitanti delle sue rive: salgono in due su piccolissime imbarcazioni, uno governa la barca, laltro la svuota; poi, dopo essere stati sbattuti per molto tempo tra la furia del Nilo e i flutti che ritornano su se stessi, arrivano alla fine in canali estremamente stretti attraverso i quali riescono a sfuggire ai gorghi rocciosi e, lanciati giù con tutto il fiume, governano a mano la barca mentre cade, precipitando a testa in giù, con grande paura degli spettatori, quando già sei sul punto di piangerli, credendoli annegati, inghiottiti da quella vasta massa dacqua, lanciati come da una catapulta, essi navigano lontano dal punto in cui sono caduti, e le onde non li sommergono, ma li lasciano ad acque tranquille
[2,7] Primum incrementum Nili circa insulam, quam modo rettuli Philas visitur: exiguo ab hac spatio petra dividitur (Abaton Graeci vocant, nec illam ulli nisi antistites calcant); illa primum saxa auctum fluminis sentiunt [2,7] La piena del Nilo inizia a vedersi intorno allisola di File, di cui ho parlato prima; a poca distanza da essa il fiume è dimezzato da una roccia ( i Greci la chiamano Abato, e nessuno vi può andare se non i sacerdoti); quei massi sono i primi che si accorgono che il fiume si ingrossa
Post magnum deinde spatium duo eminent scopuli (Nili venas vocant incolae) ex quibus magna vis funditur, non tamen quanta operire possit Aegyptum Poi, a più grande distanza, si elevano due scogli ( gli abitanti li chiamano vene del Nilo), da cui fuoriesce una grande quantità dacqua, non sufficiente però a sommergere lEgitto

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Seneca, Naturales Quaestiones: Libro 07; 11-15
Seneca, Naturales Quaestiones: Libro 07; 11-15

Latino: dall'autore Seneca, opera Naturales Quaestiones parte Libro 07; 11-15

In haec ora stipem sacerdotes et aurea dona praefecti, cum sollemne venit sacrum, iaciunt Quando arriva la festa annuale del Nilo, i sacerdoti gettano in questa bocca lofferta in denaro e i doni in oro del prefetto
[2,8] Hinc iam manifestus novarum virium Nilus alto ac profundo alveo fertur, ne in latitudinem excedat, obiectu montium pressus [2,8] Da qui in avanti il Nilo dimostra nuove forze e scorre in un letto profondamente incassato, stretto fra i monti che gli proibiscono di estendersi in larghezza

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Latino: dall'autore Seneca, opera Naturales Quaestiones parte Libro 06; 26-32

Circa Memphim demum liber et per campestria vagus in plura scinditur flumina manuque canalibus factis, ut sit modus in derivantium potestate, per totam discurrit Aegyptum Vicino a Memfi, alla fine libero di poter vagare nelle campagne, si divide in più rami e attraverso canali costruiti dalluomo sì che possa disporre della quantità dacqua che desidera, scorre qua e là per tutto lEgitto
Initio diducitur, deinde continuatis aquis in faciem lati ac turbidi maris stagnat: cursum illi violentiamque eripit latitudo regionum in quas extenditur dextra laevaque totam amplexus Aegyptum Inizialmente si divide, poi, quando le sue acque si riuniscono in una distesa continua, ristagna, assumendo laspetto di un mare vasto e torbido; la larghezza delle regioni sulle quali si estende a destra e a sinistra, abbracciando tutto lEgitto, gli toglie la violenza della sua corrente

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Latino: dall'autore Seneca, opera Naturales Quaestiones parte Libro 06; 21-25

[2,9] Quantum crevit Nilus, tantum spei in annum est; nec computatio fallit agricolam, adeo ad mensuram fluminis terra respondet, quam fertilem facit Nilus [2,9] La speranza di una buona annata è direttamente proporzionale alla crescita del Nilo, e il contadino non erra i calcoli, la parte di terra che il Nilo ha fatto diventare fertile corrisponde al livello del fiume
Is harenoso ac sitienti solo et aquam inducit et terram: nam cum turbulentus fluat, omnem in siccis atque hiantibus locis faecem relinquit et, quicquid pingue secum tulit, arentibus locis allinit iuvatque agros duabus ex causis, et quod inundat et quod oblimat Esso porta acqua e terra con un suolo sabbioso e assetato: infatti, scorrendo quando è torbido, lascia il suo fango in luoghi secchi e pieni di crepe, e tutto il limo che ha portato con sé lo deposita su un terreno arido, favorendo doppiamente alle campagne, perché le bagna e le concima

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Latino: dall'autore Seneca, opera Naturales Quaestiones parte Libro 04; 05,01- 05,04

Itaque quicquid non adivit, sterile ac squalidum iacet; si crevit super debitum, nocuit E così tutti i luoghi che non raggiunge restano sterili e incolti; se, però, cresce più del necessario, provoca danni
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