Latino: dall'autore Sallustio, opera Bellum Iugurthinum parte Parte 101-105
Sed in itinere quinto denique die Volux, filius Bocchi, repente in campis patentibus cum mille non amplius equitibus sese ostendit, qui temere et effuse euntes Sullae aliisque omnibus et numerum ampliorem vero et hostilem metum efficiebant Igitur se quisque expedire, arma atque tela temptare, intendere; timor aliquantus, sed spes amplior, quippe victoribus et aduersum eos, quos saepe vicerant Interim equites exploratum praemissi rem, uti erat, quietam nuntiant |
Ma al quinto giorno di marcia d'improvviso appare nella vasta pianura Voluce, il figlio di Bocco: Con lui erano non più di mille cavalieri, ma poiché avanzavano senz'ordine e sparpagliati, Silla e i suoi compagni ebbero l'impressione che fossero un numero superiore a quello effettivo e temettero un attacco del nemico Allora tutti si liberano dei fardelli, provano le armi da difesa e da offesa e si tengono pronti; c'era qualche timore, ma la speranza era più grande, perché essi erano i vincitori e avevano di fronte quelli che spesso avevano vinto Nel frattempo i cavalieri, mandati in ricognizione, riferirono che tutto era tranquillo, come in effetti era |