Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 31, Paragrafi 75-131

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 31, Paragrafi 75-131

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 31, Paragrafi 75-131

[75] sed et summa fluminum densantur in salem, amne reliquo veluti sub gelu fluente, item circa Mardos et Armenios

praeterea et apud Bactros amnes Ochus et Oxus ex adpositis montibus deferunt salis ramenta

[76] sunt et in Africa lacus, et quidem turbidi, salem ferentes

ferunt quidem et calidi fontes, sicut Pagasaei

et hac habent se genera ex aquis sponte provenientia

[77] sunt et montes nativi salis, ut in Indis Oromenus, in quo lapicidinarum modo caeditur renascens, maiusque regum vectigal ex eo est quam ex auro atque margaritis

effoditur et e terra, ut palam est umore densato, in Cappadocia

ibi quidem caeditur specularium lapidum modo; pondus magnum glaebis, quas micas vulgus appellat

[78] Gerris Arabiae oppido muros domosque massis salis faciunt aqua feruminantes

invenit et iuxta Pelusium Ptolemaeus rex, cum castra faceret
[75] Ma anche la sommità dei fiumi si condensa in sale, col resto del fiume che scorre come sotto il ghiaccio, anche intorno ai Mardi e agli Armeni

Inoltre anche presso gli abitanti di Battra i fiumi Ochus ed Oxus portano dai monti circostanti pezzi di sale

[76] Anche in Africa ci sono laghi, e anche torbidi, che trasportano sale

Producono poi anche sorgenti calde, come a Pagase

E da questa si ottengono i tipi che provengono spontaneamente dalle acque

[77] Ci sono anche monti naturali di sale, come a Oromeno in India, dove è tagliato al modo delle cave di pietre riformandosi, e c'è su esso una tassa regia maggiore che per l'oro e le perle

Viene estratto anche dal terreno, come appare chiaramente dall'umidità condensata, in Cappadocia

Qui poi è tagliato al modo delle pietre speculari; un grande peso in blocchi, che la gente chiama miche

[78] A Gerra città dell'Arabia fanno le mura e le case con blocchi di sale saldando con acqua

Il re Tolomeo ne trovò anche vicino a Pelusio, quando collocava gli accampamenti
quo exemplo postea inter Aegyptum et Arabiam etiam squalentibus locis coeptus est inveniri detractis harenis, qualiter et per Africae sitientia usque ad Hammonis oraculum, is quidem crescens cum luna noctibus

[79] nam et Cyrenaici tractus nobilitantur Hammoniaco et ipso, quia sub harenis inveniatur, appellato

similis est colore alumini, quod schiston vocant, longis glaebis neque perlucidis, ingratus sapore, sed medicinae utilis

probatur quam maxime perspicuus, rectis scissuris

insigne de eo proditur, quod levissimus intra specus suos in lucem universam prolatus vix credibili pondere ingravescat

causa evidens, cuniculorum spiritu madido sic adiuvante molientes, ut adiuvant aquae

adulteratur Siculo, quem Cocanicum appellavimus, nec non et Cyprio mire simili
Col cui esempio dopo fra l'Egitto e l'Arabia cominciò ad essere trovato anche in luoghi aridi dopo aver tolto le sabbie, come anche attraverso i luoghi secchi dell'Africa fino all'oracolo di Ammone, crescendo questo anche nelle notti con la luna

[79] Infatti anche le distese della Cirenaica sono famose per quello ammoniaco e denominato con lo stesso nome, perché è trovato sotto le sabbie

Per il colore è simile all'allume, che chiamano schisto, in blocchi lunghi e non trasparenti, sgradevole nel sapore, ma utile per la medicina

E' apprezzato soprattutto quello quanto più chiaro, con tagli dritti

Si riferisce di esso questa cosa notevole, leggerissimo nelle sue cavità appena estratto in piena luce s'appesantisce con un peso incredibile

Evidente la causa, aiutando il vapore umido delle gallerie i minatori così, come aiutano le acque

È adulterato con quello siciliano, che abbiamo chiamato cocanico, anche con quello di Cipro straordinariamente simile
[80] in Hispania quoque citeriore Egelestae caeditur glaebis paene translucentibus, cui iam pridem palma a plerisque medicis inter omnia salis genera perhibetur

omnis locus, in quo reperitur sal, sterilis est nihilque gignit

et in totum sponte nascens intra haec est

[81] Facticii varia genera

volgaris plurimusque in salinis mari adfuso non sine aquis dulcibus riguis, sed imbre maxime iuvante ac super omnia sole multo que, aliter non inarescens

Africa circa Uticam construit acervos salis ad collium speciem, qui ubi sole lunaque induruere, nullo umore liquescunt vixque etiam ferro caeduntur

fit tamen et in Creta sine riguis mare in salinas infundentibus et circa Aegyptum ipso mari influente in solum, ut credo, Nilo sucosum

[82] fit et puteis in salinas ingestis
[80] Anche nella Spagna Citeriore a Egelesta si taglia in blocchi quasi trasparenti, a cui già da tempo dalla maggior parte dei medici è conferito il primato fra tutti i tipi di sale

Ogni luogo, in cui è trovato il sale, è sterile e non nasce niente

E in generale quello che nasce spontaneamente è fra questi

[81] Vari i generi di quello artificiale

Il comune e in maggior quantità nelle saline, deviato il mare, non senza infiltrazioni con acque dolci, ma contribuendo massimamente la pioggia e soprattutto con molto sole e, non seccando diversamente

L'Africa intorno ad Utica forma mucchi di sale a forma di colli, che quando induriscono col sole e la luna, non si sciolgono con nessun liquido e a stento sono tagliati anche col ferro

Tuttavia si trova anche a Creta senza infiltrazioni che deviano il mare nelle saline e intorno all'Egitto col mare stesso che penetra nel suolo, come credo, impregnato dal Nilo

[82] Si ottiene anche con i pozzi versati nelle saline

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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 31, Paragrafi 42-74
Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 31, Paragrafi 42-74

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 31, Paragrafi 42-74

prima densatio Babylone in bitumen liquidum cogitur oleo simile, quo et in lucernis utuntur

hoc detracto subest sal

et in Cappadocia e puteis ac fonte aquam in salinas ingerunt

in Chaonia excocunt aquam e fonte refrigerandoque salem faciunt inertem nec candidum

[83] Galliae Germaniaeque ardentibus lignis aquam salsam infundunt; Hispaniae quadam sui parte e puteis hauriunt muriam appellantes

illi quidem et lignum referre arbitrantur

quercus optima, ut quae per se cinere sincero vim salis reddat, alibi corylus laudatur

ita infuso liquore salso arbor etiam in salem vertitur

quicumque ligno confit sal niger est

Apud Theophrastum invenio Umbros harundinis et iunci cinerem decoquere aqua solitos, donec exiguum superesset umoris
La prima condensazione a Babilonia è raccolta in bitume liquido simile all'olio, che usano anche nelle lucerne

Tolto questo sotto c'è il sale

Anche in Cappadocia versano nelle saline acqua dai pozzi a dalla fonte

In Caonia bolliscono l'acqua della fonte e col refrigerare producono un sale debole e non bianco

[83] Le Gallie e la Germania versano acqua salata sui legni che bruciano; in qualche sua parte della Spagna l'estraggono dai pozzi chiamandolo muria

Quelli poi pensano che anche il legno interessa

Ottima la quercia, poiché questa con la cenere di per sè pura produce la proprietà del sale, altrove è apprezzato il nocciolo

Così versata acqua salata anche l'albero è mutato in sale

Il sale è nero da qualunque legno si ottiene

In Teofrasto trovo che gli Umbri erano soliti cucinare con l'acqua cenere di canna e di giunco, finchè non fosse rimasto un poco di liquido
quin et e muria salsamentorum recoquitur iterumque consumpto liquore ad naturam suam redit, vulgo e menis iucundissimus

[84] Marinorum maxume laudatur Cyprius a Salamine, at e stagnis Tarentinus ac Phrygius, qui Tattaeus vocatur

hi duo oculis utiles

e Cappadocia qui in laterculis adfertur, cutis nitiorem dicitur facere

magis tamen extendit is, quem Citium appellavimus, itaque a partu ventrem eo cum melanthio inlinunt

[85] salsissimus sal qui siccissimus, suavissimus omnium Tarentinus atque candidissimus, set de cetero fragilis qui maxime candidus

pluvia dulcescit omnis, suaviorem tamen rores faciunt, sed copiosum aquilonis flatus

austro non nascitur

flos salis non fit nisi aquilonibus
Anzi si cuoce anche dalla salamoia dei pesci salati e di nuovo consumato il liquido torna alla sua natura, per la gente quello di sardelle il più gradevole

[84] Di quelli marini è apprezzato soprattutto quello di Cipro a Salamina, invece (di quello) degli stagni il tarantino e il frigio, che è detto tatteo

Questi due utili per gli occhi

Quello che s'importa dalla Cappadocia in mattonelle, si dice rendere lo splendore della pelle

Tuttavia si distende di più quello, che abbiamo chiamato cizio, perciò dopo il parto spalmano il ventre con questo insieme col melanzio

[85] Il sale più salato quello molto secco, il più gradevole e il più bianco di tutti il tarantino, ma del resto friabile quello soprattutto bianco

Ciascuno s'addolcisce con la pioggia, tuttavia le rugiade lo rendono più delicato, invece il soffio dell'aquilone abbondante

Con l'austro non si forma

Il fior di sale non s'ottiene se non con i venti aquiloni

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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 16, Paragrafi 152-202
Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 16, Paragrafi 152-202

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 16, Paragrafi 152-202

in igni nec crepitat nec exilit Tragasaeus neque Acanthius, ab oppido appellatus, nec ullius spuma aut ramentum tenuius

Agrigentinus ignium patiens ex aqua exilit

[86] sunt et colorem differentiae

rubet Memphi, rufus est circa Oxum, Centuripis purpureus, circa Gelam in eadem Sicilia tanti splendoris, ut imaginem recipiat

in Cappadocia crocinus effoditur, tralucidus et odoratissimus

ad medicinae usus antiqui Tarentinum maxime laudabant, ab hoc quemcumque e marinis, ex eo genere spumeum praecipue, iumentorum vero et boum oculis Tragasaeum et Baeticum

[87] ad opsonium et cibum utilior quisquis facile liquescit, item umidior, minorem enim amaritudinem habent, ut Atticus et Euboicus

servandis carnibus aptior acer et siccus, ut Megaricus
Quello di Trogase e di Acanto, denominato dalla città, non crepita e non salta nel fuoco, né la schiuma o la scaglia più sottile di un alcun altro

Quello di Agrigento che tollera il fuoco e salta con l'acqua

[86] Ci sono anche differenze nel colore

Rosseggia a Menfi, è rossastro intorno all' Oxo, purpureo a Centuripe, intorno a Gela nella stessa Sicilia di tanta chiarezza, che riflette l'immagine

In Cappadocia viene estratto color zafferano, trasparente e molto odoroso

Gli antichi lodavano soprattutto il tarantino per gli usi della medicina, dopo questo qualunque fra quelli marini, fra questo tipo specie lo schiumoso, invece per gli occhi dei giumenti e dei buoi quello di Tragase e il betico

[87] Per l'alimentazione e il cibo più utile qualsiasi si scioglie facilmente, anche più umidi, infatti hanno meno asprezza, come l'attico e l'eubeo

Per le carni da conservare più adatto aspro e secco, come il megarico
conditur etiam odoribus additis et pulmentarii vicem implet, excitans aviditatem invitansque in omnibus cibis ita, ut sit peculiaris ex eo intellectus inter innumera condimenta, item in mandendo quaesitus garo

[88] quin et pecudes armentaque et iumenta sale maxime sollictiantur ad pastus, multo tum largiore lacte multoque gratiore etiam in caseo dote

ergo, Hercules, vita humanior sine sale non quit degere, adeoque necessarium elementum est, uti transierit intellectus ad voluptates animi quoque eximias

sales appellantur, omnisque vitae lepos et summa hilaritas laborumque requies non alio magis vocabulo constat

[89] honoribus etiam militaeque interponitur salariis inde dictis, magna apud antiquos et auctoritate, sicut apparet ex nomine Salariae viae, quoniam illa salem in Sabinos portari convenerat
Si condisce anche con odori aggiunti e completa al posto della salsa, eccitando l'avidità ed invitando in tutti i cibi così, che quello particolare sia individuato da esso fra innumerevoli condimenti, ricercato anche nel mangiare il garo

[88] Anzi anche gli ovini e gli armenti e i giumenti sono stimolati ai pasti soprattutto dal sale, con latte allora molto più abbondante e molto più gradevole anche con pregio del formaggio

Dunque, per Ercole, senza sale la vita non può trascorrere più civile, è una sostanza tanto necessaria, che l'intelletto si volge verso i piaceri dello spirito anche notevoli

Sono detti sali, e ogni raffinatezza di vita e la somma gioia e il riposo delle fatiche non risulta meglio con un'altra parola

[89] E' inserito anche nelle parole per gli onori e la vita militare da qui salarii, anche con grande autorità presso gli antichi, come appare dal nome della via Salaria, poiché da quella si era deciso che fosse portato il sale tra i Sabini

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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 15, Paragrafi 37-51
Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 15, Paragrafi 37-51

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 15, Paragrafi 37-51

Ancus Marcius rex salis modios VI in congiario dedit populis et salinas primus instituit

Varro etiam pulmentarii vice usos veteres auctor est, salem cum pane esitasse eos proverbio apparet

maxime tamen in sacris intellegitur auctoritas, quando nulla conficiuntur sine mola salsa

[90] Salinarum sinceritas summam fecit suam differentiam quadam favilla salis, quae levissima ex eo est et candidissima

appellatur et flos salis, in totum diversa res umidiorisque naturae et crocei coloris aut rufi, veluti rubigo salis, odore quoque ingrato ceu gari dissentiens a sale, non modo a spuma

Aegyptus invenit, videturque Nilo deferri

[91] et fontibus tamen quibusdam innatat

optimum ex eo quod olei quandam pinguitudinem reddit; est enim etiam in sale pinguitudo, quod miremur
Il re Anco Marzio dette alle popolazioni 6 moggi di sale in elargizione e per primo istituì le saline

Anche Varrone testimonia che gli antichi l'usavano al posto del companatico, compare nel proverbio che essi mangiavano il sale col pane

Ma il prestigio si comprende soprattutto nelle cerimonie sacre, poiché in nessuna non terminano senza farina salata

[90] La purezza delle saline produsse la somma sua differenza con una certa polvere di sale, che in questo tipo è la più leggera e la più bianca

È detta anche fior di sale, sostanza totalmente diversa e di natura più umida e di colore dello zafferano o rosso, come ruggine del sale, anche con odore sgradevole come di garum distinguendosi dal sale, non solo dalla schiuma

L'Egitto lo scoprì, e si vede essere trasportato dal Nilo

[91] Tuttavia galleggia anche in certe sorgenti

Da questo ottimo quello che fornisce un certo grasso dell'olio; infatti nel sale c'è anche il grasso, che guardiamo stupiti
adulteratur autem tinguiturque rubrica aut plerumque testa tritra, qui fucus aqua deprehenditur diluente facticium colorem, cum verus ille non nisi oleo resolvatur et unguentarii propter colorem eo maxime utantur

canitia in vasis summa est, media vero pars umidior, ut diximus

[92] floris natura aspera, excalfactoria, stomacho inutilis, sudorem ciet, alsol in vino et aqua, acopis et zmecticis utilis

detrahit et ex palpebris pilos

ima faecis concutiuntur, ut croci color redeat

Praeter haec etiamnum appellatur in salinis salsugo, ab aliis salsilago, tota liquida, a marina aqua salsiore vi distans

[93] Aliud etiamnum liquoris exquisiti genus, quod garum vocavere, intestinis piscium ceterisque, quae abicienda essent, sale maceratis, ut sit illa putrescentium sanies
E' adulterato anche ed è tinto con terra rossa o generalmente col coccio tritato, il quale rosso è scoperto con l'acqua che lava il colore artificiale, mentre quello vero non è tolto se non con l'olio ed usano soprattutto questo per il colore del profumo

Nei vasi la parte bianca è in superficie, invece la parte più umida in mezzo, come abbiamo detto

[92] Aspra la natura del fiore, riscaldante, dannosa allo stomaco, causa sudore, in acqua e vino, utile per lenitivi e detergenti

Toglie i peli dalle palpebre

Vengono agitate le profondità del sedimento, affinché torni il colore dello zafferano

Inoltre questa è detta anche salsugo nelle saline, da altri salsilago, tutta liquida, che differisce dall'acqua marina per una forza più salina

[93] Ancora un altro tipo di liquido ricercato, che hanno chiamato garum, con gli intestini dei pesci e i resti, che sarebbero da buttare, macerati col sale, cosicché quel marciume sia di cose putrefatte

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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 07, Paragrafi 116 - 172
Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 07, Paragrafi 116 - 172

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 07, Paragrafi 116 - 172

hoc olim conficiebatur ex pisce, quem Graeci garon vocabant, capite eius usto suffitu extrahi secundas monstrantes, [94] nunc e scombro pisce laudatissimum in Carthaginis spartariae cetariis, sociorum id appellatur, singulis milibus nummum permutantibus congios fere binos

nec liquor ullus paene praeter unguenta maiore in pretio esse coepit, nobilitatis etiam gentibus

scombros et Mauretania Baeticaeque etiam Carteia ex oceano intrantes capiunt, ad nihil aliud utiles

laudantur et Clazomenae garo Pompeique et Leptis, sicut muria Antipolis ac Thurii, iam vero et Delmatia

[95] Vitium huius est allex atque inperfecta nec colata faex

coepit tamen et privatim ex inutili pisciculo minimoque confici

apuam nostri, aphyen Graeci vocant, quoniam is pisciculus e pluvia nascatur

Foroiulienses piscem, ex quo faciunt, lupum appellant
Una volta questo si produceva col pesce, che i Greci chiamavano garos, dimostrando che con la sua testa affumicata in suffumigio venivano estratte le interiora, [94] ora il più apprezzato con il pesce sgombro nelle botti di Cartagine ricca di sparto, questo è l'appellativo dei consociati, con ogni mille monete che comprano circa due congi

Né quasi alcun altro liquido tranne i profumi cominciò ad essere di maggior costo, anche di prestigio per i popoli

La Mauritania e la Betica anche Carteia catturano gli sgombri che entrano dall'oceano, utili a nient'altro

Sono apprezzate per il garum anche Clazomene e Pompei e Leptis, Come per la muria Antipoli e Turi, ed ora anche la Dalmazia

[95] L'allex è lo scarto di questo e un avanzo grossolano e non filtrato

Tuttavia cominciò ad essere preparato anche specialmente con un pesciolino inutile piccolissimo

I nostri lo chiamano apua, i Greci sardina, perché questo pesciolino nasce dalla pioggia

Gli abitanti di Frejus chiamano lupo, il pesce con cui lo fanno
Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 05, Paragrafi 88-114

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 21, Paragrafi 51-60

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 08, Paragrafi 15 - 17

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 35, Paragrafi 01-71

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 18, Paragrafi 1-55

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 07, Paragrafi 01 - 16