Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 30, Paragrafi 26-37
[26] sunt qui et araneum animal ipsum sinistra manu captum tritumque in rosaceo et in aurem infusum, cuius a parte doleat, prodesse arbitrentur | [26] Ci sono quelli che pensano che anche il ragno giovi l'animale stesso preso con la mano sinistra e tritato in olio di rosa e infuso nell'orecchio, dalla cui parte duole |
ossiculi gallinarum in pariete servati fistula salva tacto dente vel gingiva scariphata proiectoque ossiculo statim dolorem abire tradunt, item fimo crovi lana adalligato vel passerum cum oleo calefacto et proximae auriculae infuso | La fistola intatta di un ossicino delle galline conservato nella parete col dente colpito o la gengiva scarnificata e gettato l'ossicino tramandano che il dolore cessa subito, anche con lo sterco di corvo avvolto nella lana o dei passeri con olio riscaldato e infuso nell'orecchio più vicino |
pruritum quidem intolerabilem facit, et ideo utilius est passeris pullorum sarmentis crematorum cinerem ex aceto infricare | Certo provoca un prurito insopportabile, e perciò è più utile strofinare con aceto la cenere dei piccoli del passero bruciati con sarmenti |
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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 36, Paragrafi 191-204
Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 36, Paragrafi 191-204
[27] Oris saporem commendari adfirmant, murino cinere cum melle si fricentur dentes; admiscent quidam marathi radices | [27] Sostengono che l'alito della bocca sia apprezzato, se i denti siano sfregati con la cenere di topo col miele; alcuni mescolano le radici del finocchio |
pinna vulturis si scalpantur dentes, acidum halitum faciunt | Se i denti sono strofinati con la piuma di un avvoltoio, rendono l'alito acre |
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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 03, paragrafi 06-15
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hoc idem hystricis spina fecisse ad firmitatem pertinet | Porta al rafforzamento aver fatto questa stessa cosa con la spina di un istrice |
linguae ulcera et labrorum hirundines in mulso decoctae sanant, adeps anseris aut gallinae rimas, oesypum cum galla, araneorum telae candidae et quae in trabibus parvae texuntur | Le rondini cotte nel vino mielato curano le ulcere della lingua e delle labbra, il grasso d'oca o di gallina le screpolature, l'esipo con la noce galla, le tele bianche dei ragni e le piccole che sono tessute sulle travi |
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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 15, Paragrafi 37-51
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si ferventia os intus exusserint, lacte canino statim sanabuntur | Se nella bocca siano comparse scottature, sono curate subito con latte di cagna |
[28] Maculas in facie oesypum cum melle Corsico, quod asperrimum habetur, extenuat, item scobem cutis in facie cum rosaceo inpositum vellere, quidam et butyrum addunt, si vero vitiligines sint, fel caninum prius acu conpunctas, liventia et suggillata pulmones arietum pecudumque in tenues consecti membranas calidi inpositi vel columbinum fimum | [28] L'esipo col miele di Corsica, poiché è ritenuto il più aspro, riduce le macchie sul viso, anche la desquamazione della pelle sul viso messo con olio di rosa in una lana, alcuni aggiungono anche burro, se ci sono anche vitiligini, il fiele canino quelle punte prima con l'ago, lividi e contusioni i polmoni di montoni e di pecore messi tagliati caldi in membrane sottili o sterco di colombi |
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[29] cutem in facie custodit adeps anseris vel gallinae | [29] Il grasso d'oca o di gallina protegge la pelle sul viso |