Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 29, Paragrafi 10-15, pag 2

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 29, Paragrafi 10-15

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 29, Paragrafi 10-15
Livio cos anno urbis DXXXV, eique ius Quiritum datum et tabernam in compito Acilio emptam ob id publice Livio nell'anno 535 della città, e a lui dato il diritto dei Quiriti e una bottega comprata per questo a spese pubbliche nel crocicchio Acilio
[13] vulnerarium eum fuisse egregium, mireque gratum adventum eius initio, mox a saevitia secandi urendique transisse nomen in carnificem et in taedium artem omnesque medicos, quod clarissime intellegi potest ex M [13] Che egli era un famoso chirurgo, e all'inizio straordinariamente gradito il suo arrivo, poi per la crudeltà di tagliare e cauterizzare aver trasformato il nome in carnefice e l'arte e tutti i medici in odio, cosa che può essere capita molto chiaramente da M
Catone, cuius auctoritati triumphus atque censura minimum conferunt; tanto plus in ipso est Catone, il cui trionfo e censura si rifanno molto poco all'autorità; risulta tanto più in lui stesso

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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 35, Paragrafi 72-91
Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 35, Paragrafi 72-91

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 35, Paragrafi 72-91

quam ob rem verba eius ipsa ponemus Perciò riferiremo le sue stesse parole
[14] Dicam de istis Graecis suo loco, M [14] Dirò a suo luogo dei Greci stessi, o figlio M

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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 08, Paragrafi 33 - 42
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Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 08, Paragrafi 33 - 42

fili, quid Athenis exquisitum habeam et quod bonum sit illorum litteras inspicere, non perdiscere , quello che ritengo acquisito ad Atene e quale bene sia conoscere la loro letteratura, non approfondirla
vincam nequissimum et indocile genus illorum, et hoc puta vatem dixisse: quandoque ista gens suas litteras dabit, omnia conrumpet, tum etiam magis, si medicos suos hoc mittet Dimostrerò molto malvagia e indocile la loro gente, e pensa che un vate aveva detto questo: e quando questa gente diffonderà la sua letteratura, rovinerà tutto, allora anche di più, se manderà per questo i suoi medici

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Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 05, Paragrafi 122-151

iurarunt inter se barbaros necare omnes medicina, sed hoc ipsum mercede faciunt, ut fides iis sit et facile disperdant Hanno giurato fra loro di uccidere tutti gli stranieri con la medicina, ma esercitano questa stessa cosa con una ricompensa, affinchè ci sia fiducia per loro e eliminare facilmente
nos quoque dictitant barbaros et spurcius nos quam alios Οπικων appellatione foedant Definiscono anche noi barbari e c'insultano più vergognosamente degli altri con l'appellativo Incolti
interdixi tibi de medicis Ti ho proibito i medici
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