Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 28, Paragrafo 114-125

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 28, Paragrafo 114-125

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 28, Paragrafo 114-125

[114] reliqua ad veneficia pertinentia quae dicit, quamquam falsa existimantes, omittemus, praeterquam ubi inrisu coarguent eum: dextro oculo, si viventi eruatur, albugines oculorum cum lacte caprino tolli, lingua adalligata pericula puerperii; eundem salutarem esse parturientibus, si sit domi, si vero inferatur, perniciosissimum [114] Tralasceremo le rimanenti cose che dice riguardanti i malefici, tranne dove, per scherno lo suscitano, sebbene ritenute false: che con l'occhio destro, se viene strappato a uno vivo, sono tolte con latte di capra le albugini degli occhi, con la lingua appesa addosso i pericoli del parto; che lo stesso è salutare per le partorienti, se è in casa, molto pericoloso se invece viene portato
linguam, si viventi exempta sit, ad iudiciorum eventus pollere, cor adversus quartans inligatum lana nigra primae tonsurae Che la lingua, se è tolta a uno ancora vivo, favorisce gli esiti dei processi, il cuore legato nella lana nera di prima tosature contro le febbri quartane
[115] pedem e prioribus dextrum pelle hyaenae adalligatum sinistro bracchio contra latrocinia terroresque nocturnos pollere, item dextram mamillam contra formidines pavoresque; sinistrum vero pedem torreri in furno cum herba, quae aeque chamaeleon vocetur, additoque unguento pastillos eos in ligneum vas conditos praestare, si credimus, ne cernatur ab aliis qui id habeat [115] Che fra le anteriori la zampa destra legata con pelle di iena al braccio sinistro ha potere contro i furti e i terrori notturni, anche la mammella destra contro timori e paure; che invece la zampa sinistra viene arrostita nel forno con l'erba, che è detta ugualmente camaleonte, e aggiunto unguento fornisce quelle pastiglie conservate in un vaso di legno, affinché chi ha ciò non sia visto dagli altri, se ci crediamo

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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 28, Paragrafi 01-14
Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 28, Paragrafi 01-14

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 28, Paragrafi 01-14

[116] armum dextrum ad vincendos adversarios vel hostes valere, utique si abiectos eiusdem nervos calcaverit; sinistrum vero quibus monstris consecret, qualiter somnia quae velis ac quibus velis mittantur, pudet referre: omnia ea dextro pede resolvi, sicut sinistro latere lethargos, quos fecerit dexter [116] Che la spalla destra serve per vincere gli avversari o i nemici, specie se abbia calpestato i nervi gettati della stessa; a quali mostruosità porti invece la sinistra, quali i sogni che vuoi e a chi vuoi siano mandati, mi vergogno a riferire: che tutte queste cose sono evitate con la zampa destra, come con il lato sinistro le letargie, che abbia causato il destro
set capitis dolores insperso vino, in quo latus alterutrum maceratum sit, sanari; si feminis sinistri vel pedis cinere misceatur lac suillum, podagricos fieri inlitis pedibus Invece i dolori del capo sono curati con vino spruzzato, in cui sia macerato uno dei due fianchi; se si mescola latte suino con la cenere del femore sinistro o della zampa, spalmati i piedi i malati di gotta si riprendono

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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 02, Paragrafi 140-168
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Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 02, Paragrafi 140-168

[117] felle glaucomata et suffusiones corrigi proper creditur tridui inunctione, serpentes fugari ignibus instillato, mustelas contrahi in aquam coiecto, corpori vero inlito detrahi pilos [117] Si crede inoltre che col fiele siano corretti i glaucomi e le cateratte con un'applicazione di tre giorni, che versato sui fuochi siano cacciati i serpenti, gettato nell'acqua vengano riunite le donnole, invece spalmato sul corpo siano strappati i peli
idem praestare narrat iocur cum ranae rubetae pulmone inlitum; praeterea iocinere amatoria dissolvi, melancholicos autem sanari, si ex corio chamaeleonis sucus herbae Heleniae bibatur; intestina et fartum eorum, cum animal in nullo cibo vivat, simiarum urina una inlinitur inimicorum ianuae odium omnium hominum his conciliare; [118] cauda flumina et aquarum impetus sisti, serpentes soporari; eadem medicata cedro et murra inligataque gemino ramo palmae percussam aquam discuti, ut quae intus sint omnia appareant; utinamque eo ramo contactus esset Democritus, quoniam ita loquacitates inmodicas promisit inhiberi Dice (Democrito) che la stessa cosa fa il fegato spalmato col polmone di una rana rubeta; inoltre che col fegato sono eliminati gli incantesimi amorosi, che poi sono curati i malinconici, se si beve il succo dell'erba di Elena da una pelle di camaleonte; che gli intestini e il loro contenuto, sebbene l'animale viva senza alcun cibo, con la sola urina delle scimmie si spalma sulla porta dei nemici e procurano ad essi l'odio di tutti; [118] Che i fiumi e gli impeti delle acque sono fermati con la coda, che i serpenti vengono addormentati; che con la stessa trattata con cedro e mirra e legata a un doppio ramo di palma viene allontanata l'acqua colpita, affinché appaiano tutte le cose che sono dentro; e magari con quel ramo fosse stato percosso Democrito, perché affermò che così sono frenate le chiacchiere esagerate

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Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 24, Paragrafi 01-10

palamque est virum alias sagacem et vitae utilissimum nimio iuvandi mortales studio prolapsum Ed è chiaro che l'uomo per altro modo intelligente e molto utile alla vita abbia errato per eccessivo desiderio di giovare ai mortali
[119] Ex eadem similitudine est scincus, et quidam terrestrem crocodilum esse dixerunt, candidior autem et tenuiore cute [119] Della stessa somiglianza è lo scinco, e alcuni dissero essere un coccodrillo terrestre, ma più chiaro e con la pelle più sottile

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Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 08, Paragrafi 146 - 156

praecipua tamen differentia dinoscitur a crocodilo, squamarum serie a cauda ad caput versa Tuttavia è distinto dal coccodrillo per una particolare differenza, per la serie di squame rivolte dalla coda verso il capo

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